Così Bruno Di Tommaso, legale responsabile della Gran Sasso Resort & Spa, interrogato questa mattina dai carabinieri forestali nell’ambito dell’inchiesta per peculato aperta dal sostituto procuratore Paolo Pompa. Il fascicolo è uno stralcio dell’inchiesta principale sul disastro dell’Hotel Rigopiano e riguarda alcuni messaggi che attesterebbero le richieste di mezzi spazzaneve, da parte della proprietà del resort, per sgomberare il piazzale dell’albergo nel dicembre 2014 e nel gennaio 2015, e il conseguente invio dei mezzi da parte del sindaco Ilario Lacchetta, anche lui indagato.
Di Tommaso – smentendo le dichiarazioni di Lacchetta, interrogato venerdì scorso – ha detto di non avere mai avuto rapporti con la ditta che puliva la strada per conto del Comune. Inoltre ha confermato lo scambio di messaggi avuto con Lacchetta nel dicembre del 2014, sottolineando di non avere richiesto alcun invio di mezzi sgombraneve e precisando che sarebbe stato invece il sindaco ad inviare un mezzo di sua iniziativa.