Pescara. Entrava nelle gioiellerie sostenendo, per dare forza alla sua messinscena, di essere amica di persone conosciute dal gioielliere. Carpita la fiducia del commerciante, lo distraeva abilmente e riusciva a intascarsi i preziosi che più le interessavano, senza lasciare nessun sospetto immediato.
I titolari delle oreficerie colpite, accortisi degli ammanchi, si sono così rivolti alla squadra mobile della questura di Pescara, che nel febbraio e marzo scorsi ha raccolto le denunce dei titolari di cinque diversi negozi di Pescara e provincia, che lamentavano, per l’appunto, furti di gioielli compiuti, con destrezza. In tutti i casi, la descrizione della ladra era sempre la stessa, così come quella della complice che la accompagnava e la aiutava a distrarre commessi e addetti alla vendita.
Grazie anche alla visione delle immagini della videosorveglianza installata negli esercizi, gli agenti della squadra mobile sono riusciti a dare un nome alle malfattrici, poi riconosciute dalle vittime in sede di individuazione fotografica.
Sei in totale i furti (di cui due tentati) aggravati dall’uso della destrezza, contestati alla donna, nei cui confronti il pm ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare; due (di cui uno solo tentato) sono invece gli episodi contestati, in concorso con la sua complice.
Il gip, Nicola Colantonio, ritenendo sussistente il pericolo di reiterazione del reato, ha disposto nei confronti della donna, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, eseguita nella giornata di ieri dalla squadra mobile di Pescara