Pescara. “Esprimo la mia soddisfazione per l’imminente avvio dei lavori sul tracciato stradale che ospiterà la filovia, consentendo finalmente all’intera area metropolitana di poter presto fruire di un trasporto rapido di massa, a basso impatto ambientale”. Così il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Guerino Testa in merito agli sviluppi sul progetto della filovia sulla Strada Parco.
“Si tratta di un progetto in cui ho sempre creduto, frutto di anni e anni di lavoro, in cui sono stati affrontati con determinazione una infinita serie di problematiche tecniche e burocratiche che solo grazie al grande gioco di squadra hanno potuto essere risolte, arrivando oggi a posare idealmente la “prima pietra” di una importante opera pubblica progettata per Pescara e Montesilvano. Una governance multilivello, in cui il dialogo tra le amministrazioni locali e regionali, è stato il presupposto di una pianificazione efficiente e integrata, e in cui di certo la partecipazione pubblica ha trovato, negli anni, forme e spazi di espressione. La definizione di strategie infrastrutturali, guarda sempre più ai fabbisogni dell’area di riferimento e tra questi, spiccano senz’altro l’efficienza e la sicurezza dei servizi pubblici e il miglioramento della viabilità. Obiettivi che troveranno piena realizzazione con la messa in opera dell’impianto filoviario. I mezzi elettrici utilizzati consentiranno tempi certi, in partenza e in arrivo, dimezzando quelli di percorrenza da nord a sud, e hanno la capacità di accogliere fino a 150 passeggeri. E’ innegabile il vantaggio in termini di agevolazione del traffico urbano. Ben sappiamo, inoltre, come il rispetto di politiche ambientali costituisca un elemento imprescindibile nella programmazione delle infrastrutture di trasposto e, infatti, avremo – come detto – una mobilità sostenibile e, dunque, a beneficio dell’ambiente e delle persone. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno finora collaborato con la massima dedizione al fianco della Regione e che continueranno a farlo, anche rispetto ai tempi di realizzazione dell’opera, riducendo al minimo i disagi per i cittadini”.
Giovani Democratici dell’Area Metropolitana di Pescara fortemente contrari all’opera e chiedono invece che “il MIMS (ex MIT), TUA e la Regione, ciascuno per quanto di propria competenza, intraprendano la strada della massima trasparenza sul tema, mediante la pubblicazione degli ultimi atti e progetti così da metterli a disposizione della cittadinanza e dei comitati che ragionevolmente continuano a nutrire forti perplessità e ad opporsi all’opera”.
“L’area metropolitana pescarese ha bisogno di uno spazio interamente ed esclusivamente ciclopedonale, — affermano — e solo la Strada Parco può assumere questa destinazione, peraltro già prevista dal vigente PRG. Riteniamo che i progetti di pedonalizzazione del lungomare, avallati dalle attuali amministrazioni comunali di Montesilvano e Pescara, — continuano i GD — siano impercorribili a causa dei tanti accessi carrabili ivi collocati al servizio delle abitazioni private e dei condomini. Non presentando questi limiti in quanto ex tracciato ferroviario, la Strada Parco è naturalmente votata alla ciclo-pedonalizzazione”.
“Ulteriori fattori che riteniamo incompatibili con il progetto del filobus sono: la presenza di un gasdotto ad alta pressione sotto il manto stradale; l’eccessiva velocità che i mezzi dovrebbero raggiungere sul tratto (circa 70 km/h) per rispettare la velocità commerciale prevista; il ripetuto sperpero di denaro pubblico necessario per l’adeguamento del tracciato e degli accessori alla normativa. Queste ed altre considerazioni ci fanno propendere per l’abbandono del progetto, la risoluzione del contratto a danno dell’aggiudicatario inadempiente e per la destinazione dei fondi già disponibili al potenziamento del trasporto pubblico ferroviario regionale tra Pescara e Montesilvano e ad una mobilità alternativa, come i bus elettrici, sulla Strada Parco. Quest’ultima proposta deve essere valutata attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, aperto a tutti i soggetti interessati”.
“Constatiamo, infine, — concludono i Giovani Democratici — che la realizzazione di un servizio di trasporto pubblico pesante, con velocità elevate come quelle previste, porterebbe inevitabilmente ad una frattura tra la zona ad est e quella ad ovest della Strada Parco. Proprio questa frattura portò alla decisione, nel 1988, di dismettere l’ex tracciato ferroviario e alla realizzazione di quello nuovo. Pertanto la realizzazione del filobus causerebbe un grave danno al tessuto sociale ed economico della nostra area metropolitana ed un ritorno ad un passato che i pescaresi non vogliono. Un problema che già trent’anni fa era ben presente e a cui era stata data una soluzione”.