Pescara. “A oggi nel solo pescarese il fabbisogno di acqua potabile è di 3.400 litri al secondo, ma l’Aca riesce a garantire solo 3.200 litri al secondo, con una carenza di 200 litri al secondo che, moltiplicato sulle ventiquattro ore, ci rende purtroppo l’idea della portata complessiva della situazione di carenza”.
Lo ha detto il presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della seduta odierna che ha visto all’ordine del giorno la discussione sull’emergenza idrica in atto a Pescara alla presenza dell’ingegnere Giovanna Brandelli, presidente Aca.
“Due le soluzioni ipotizzate oggi dall’Aca”, riferisce Petrelli, “la prima, più a lungo termine, una mappatura dettagliata della rete dei sottoservizi idrici sotto il profilo delle dimensioni delle condotte per poter individuare eventuali perdite, ma soprattutto per poter programmare una manutenzione preventiva, con opere di adeguamento da realizzare prima della rottura delle rcondotte stesse; la seconda, più immediata, chiedere a tutta la cittadinanza di dotarsi di autoclave per disporre sempre di una scorta d’acqua. Che è però la soluzione più difficile e costosa da attuare e che andrebbe a ricadere sulle famiglie. Per tale ragione, a questo punto, dovremo studiare un piano di aiuti per quelle famiglie che non possono affrontare la spesa, ma che pure hanno il diritto di disporre dell’acqua che pagano attraverso le bollette”.