Elena D’Amario torna in Abruzzo, tra trabocchi e silenzi, rivelando un viaggio autentico e low cost. Un’alternativa alla Puglia che costa la metà
Elena D’Amario è tornata a casa. Non in un attico lussuoso o in una villa esclusiva, ma lì dove il mare è protagonista assoluto: a Pescara, sulla costa dell’Abruzzo che l’ha vista crescere. Un ritorno alle origini che si traduce in una “fuga dolce”, lontana dai riflettori, un inno alla semplicità e alla riconnessione con se stessi.
In questi giorni, le sue Instagram stories parlano più di mille parole, pur essendo essenziali. La parola “home”, un’ombra misteriosa su una scala che scende verso il mare, i riflessi cangianti del sole sull’acqua cristallina. E poi, l’immagine iconica di un trabocco, sospeso sull’Adriatico, con un fiore solitario sul tavolo e le reti da pesca come cornice. Non è uno scenario costruito per i social; è l’Abruzzo più autentico, quello fatto di mare, vento e silenzi veri, capaci di parlare all’anima.
Elena cammina a piedi nudi sulle assi di legno consumate dal tempo e dalla salsedine. Guarda lontano, con uno sguardo che trasmette calma e gratitudine. Chi la segue, anche solo attraverso uno schermo, percepisce quella stessa pace. Non servono didascalie elaborate: la bellezza è tutta lì, nella sua forma più pura e incontaminata.
Siamo lungo la Costa dei Trabocchi, la terra natale di Elena. Ogni scorcio è un tuffo nei ricordi, ogni scatto un ritorno a casa. Non è una semplice vacanza, ma una “fuga dolce”, un piccolo rito personale di riconnessione. Con le proprie radici, certo, ma anche con il mare, la natura selvaggia e, soprattutto, con la lentezza.
In un’Italia che corre freneticamente, Elena sceglie di rallentare, di fermarsi dove tutto ha un altro ritmo. Dove basta il rumore dell’acqua per riempire le giornate e l’anima. Il trabocco, in fondo, è la metafora perfetta per chi cerca equilibrio: un ponte fragile ma saldo proteso verso l’infinito blu, proprio come certi momenti cruciali della vita.
Pescara, Ortona, Vasto, Pineto, Silvi: città di mare dove l’Adriatico ha ancora una voce potente, capace di raccontare storie millenarie. Luoghi dove puoi sederti su una panchina, respirare a pieni polmoni e sentirti semplicemente bene. Senza bisogno di filtri, senza spettacoli artefatti.
Quello che sta vivendo Elena D’Amario non è un lusso riservato a pochi eletti. La sorpresa è che puoi farlo anche tu, e con un budget incredibilmente contenuto: meno di 250 euro per un viaggio di 3 giorni, esperienze incluse! Ecco come vivere la costa abruzzese senza spendere una fortuna, tornando a casa con qualcosa di ben più prezioso del semplice souvenir: tempo per te stesso.
Viaggio. Se prenoti con anticipo, un mezzo di trasporto (treno o autobus) andata/ritorno costa circa 50 €. I treni o autobus dalle città vicine variano tra 15 e 40 €.
Alloggio. Dimentica hotel di lusso. Ostelli, camere condivise o accoglienti case vacanza ti permettono di dormire con 35-40 € a notte. Per tre notti, si parla di 110-120 €.
Vitto. La cucina autentica è a portata di mano e di portafoglio. Vivi di panifici locali, supermercati ben forniti, fritti freschi e focacce irresistibili. Bastano 15-20 € al giorno, per un totale di 45-60 €.
Spostamenti. A Pescara, muoversi è facile e a basso costo. A piedi o in bici (noleggio da 10-15 € al giorno), o con il bus urbano a 1,50 € a corsa. Stima totale: 10 €.
Esperienze. Molte delle bellezze abruzzesi sono gratuite. Puoi visitare il Ponte del Mare, uno dei più scenografici d’Italia, la Cattedrale di San Cetteo in centro città, o la Casa Natale di Gabriele D’Annunzio (ingresso gratuito o pochi euro). I musei cittadini hanno biglietti tra 5 e 8 €. Se cerchi qualcosa in più, tour in bici o escursioni naturalistiche partono da 10-15 €. Ma il vero lusso è che puoi anche non far nulla. Guardare il mare, immerso nei suoi silenzi, è assolutamente gratis.
Il preventivo totale stimato per tre giorni è di circa 245-250 €. Tutto incluso. Nessuna rinuncia. Solo scelte semplici che portano a un’esperienza autentica e rigenerante.
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Quello che resta dopo un viaggio così è più prezioso di qualsiasi souvenir: la sensazione profonda di appartenere a un luogo, anche se non lo conoscevi prima. Proprio come Elena D’Amario, anche tu potresti ritrovarti a scrivere “home” mentre attraversi un antico ponte di legno proteso sul mare. E capirai, senza bisogno di parole, di essere finalmente nel posto giusto. Cosa aspetti a partire?