Il Consiglio di Stato al termine dell’udienza d’Appello ha rigettato la richiesta di sospensiva proposta dal Ministero dell’Ambiente, fissando l’udienza di merito al 13 maggio prossimo. In sostanza, come appreso dall’Ansa, il Consiglio di Stato ritiene che “l’opera che sta realizzando nella fase iniziale la Edison per le discariche 2A e 2B non può ostacolare in alcun modo il progetto della Dec Deme, la società che tre anni fa si è aggiudicata il bando da 50 milioni dello stesso Ministero per la bonifica del sito”.
A seguito della disposizione del Consiglio di Stato la sentenza del Tar Abruzzo resta in vigore.
“La Regione, insieme all’Arta e ai Comuni, rappresentata dall’avvocato Stefania Valeri, ha saputo dimostrare lo stato di grave pericolo e l’urgenza di provvedere alla bonifica dei terreni. Essendo la sentenza del Tar ancora valida la società che ha vinto la gara può adesso integrare il progetto al fine di superare i rilievi e le osservazioni che erano state sollevati; nel frattempo Edison deve continuare a fare la messa in sicurezza in maniera concreta e non nei modi che sono stati documentati in tribunale. Con questa sentenza il progetto può proseguire in quanto non è in contrasto con il lavoro che Edison sta facendo per la messa in sicurezza – hanno commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e l’assessore Nicola Campitelli – ringraziamo per il lavoro svolto l’Avvocatura regionale e l’Arta per il prezioso lavoro documentale che ha permesso alla Regione di dimostrare la validità delle proprie posizioni. A questo punto Il Ministero accolga l’appello che inutilmente abbiamo già fatto più volte, di rinunciare ad andare in tribunale e di riunire rapidamente un tavolo istituzionale, anche alla luce di questa ulteriore sentenza, per condividere al più presto l’avvio dei lavori di bonifica del sito, invece di coltivare giudizi tra istituzioni. Richiamiamo il Ministero a un corretto dialogo istituzionale convocandoci a un tavolo per risolvere i problemi senza bisogno dei giudici, che comunque fino ad oggi stanno dando pienamente ragione alla Regione”.
Forum H2O: “Ministero trasforma passaggio tecnico in ennesima sconfitta”. “Il Ministero dell’Ambiente è riuscito nell’improba impresa di trasformare anche un passaggio che poteva rivelarsi meramente tecnico in una piccola sconfitta per essersi battuto spasmodicamente per ottenere la sospensiva nonostante il presidente del Collegio giudicante avesse proposto a tutte le parti di andare direttamente al merito”, è il parere del Forum H2O. “Contro ogni tradizione, hanno pervicacemente provato a sostenere le ragioni per una sospensiva che non aveva alcun presupposto, come chiarito dai giudici nell’ordinanza. Addirittura, da quanto leggiamo, per sostenere le loro tesi avrebbero cercato di far passare i lavori in corso i messa in sicurezza di emergenza messi in atto da Edison – peraltro largamente incompleti come accertato dall’ARTA – come attività di bonifica. Bene ha fatto l’avvocatura regionale a smontare queste favole. L’atteggiamento di chi siede nei posti apicali di quel dicastero si sta connotando sempre di più per un livello di tracotanza inversamente proporzionale ai risultati raggiunti nella bonifica: zero”
“Ora da un lato l’attività di progettazione della rimozione dei rifiuti può andare avanti – e questo è un passaggio significativo dell’ordinanza – e dall’altro a nostro avviso si possono ulteriormente rafforzare le nostre ragioni per affrontare nel migliore dei modi la discussione nel merito, ad esempio depositando le relazioni che ARTA ha predisposto in questi mesi che certificano il fallimento sul campo della strategia ministeriale. Inoltre continueremo a sostenere la necessità di un intervento deciso da parte della Procura di Pescara perché quanto fatto o omesso in questi anni dai dirigenti del Ministero sia adeguatamente valutato” conclude il Forum H2O.
“Questa ordinanza consente di concludere l’approfondimento istruttorio richiesto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, di integrare il progetto definitivo con accorgimenti che non costituiscono affatto stravolgimento del medesimo come aveva sostenuto il Ministero, e di procedere alla stipula del contratto di appalto per dare inizio, finalmente, ai lavori di bonifica. La discussione del merito è fissata per il prossimo 13 maggio 2021 ma, nel frattempo, la procedura non deve subire ulteriori arresti, visto anche il quadro gravissimo della propagazione dell’inquinamento rappresentata da Arta nell’ultima relazione depositata agli atti del giudizio”.
E’ quanto dice il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta a commento della sentenza del Consiglio di Stato. “Non è passata la tesi del Ministero in base alla quale avrebbe dovuto essere arrestato l’iter, giudicato legittimo nel primo grado, di perfezionamento del procedimento di bonifica con aggiudicazione dell’appalto per le opere alla Dec Deme e si è, anzi chiarito che Edison deve continuare a porre in essere le opere di messa in sicurezza – continua il sindaco – Il Consiglio di Stato ha così accolto le difese del Comune di Bussi, rappresentato dall’Avv. Annamaria Bello, che unitamente alla Regione Abruzzo e all’aggiudicataria, avevano proposto tre distinti ricorsi di poi riuniti”.