Costa dei Trabocchi, la Fiab alla Regione: “Aumentare le corse dei treni e il numero degli stalli”

La Federazione italiana ambiente e bicicletta (FIAB) ha richiesto in una nota agli assessori regionali al turismo e mobilità, Mauro Febbo e Umberto D’Annuntiis, e ai direttori generali del turismo e del dipartimento infrastrutture, Germano De Sanctis e Emidio Primavera, l’incremento della frequenza dei treni regionali sul Corridoio Verde/Costa dei Trabocchi e l’aumento significativo della disponibilità del numero degli stalli. 

 

Nella lettera la Fiab denuncia l’insufficienza di corse di treni regionali diretti a località ad alta frequentazione turistica, anche nei periodi non tradizionalmente legati al periodo estivo e vacanziero. La federazione porta l’esempio della linea che tocca le stazioni della via verde Costa dei Trabocchi nei giorni festivi, in particolare la domenica nella quale non esistono treni diretti al sud se non a partire dalle ore 12,21. Un orario impossibile, specie in giornate che diventano via via più corte, per poter svolgere un’escursione domenicale che preveda almeno una trentina di chilometri di pedalate, e che contempli il ritorno in treno verso Pescara prima che faccia buio”: Un problema che, secondo la Fiab, impedisce di organizzare escursioni domenicali in quelle zone se non caricando i mezzi sulle auto. “Un forte limite alla promozione di escursioni cicloturistiche anche per chi viene da fuori regionale. Un territorio che ormai è collocato all’interno della ciclovia adriatica di Bicitalia, e che viene coinvolto pienamente in una avventura cicloturistica nazionale se non europea, dovrebbe dotarsi di un supporto trasportistico funzionale più versatile e più capace di assecondare una domanda del turismo su due ruote in rapida crescita”.

La lettera continua con il racconto dell’esperienza avuta domenica scorsa: “Giunti sulla pista da San Vito Chietino verso sud, nonostante l’ostacolo delle gallerie e nonostante la persistente condizione di “cantiere”, tutti i tratti percorribili erano pieni di ciclisti e pedoni. Non si può ritenere che questo segmento ciclistico costiero possa essere frequentato solo dai locali, né che occorra utilizzare l’auto per arrivare in orario utile su una delle località di accesso alla ciclovia. Arrivare in treno da sud o dal più consistente bacino di utenze da nord è invece particolarmente desiderabile, specie con la formula multimodale che, in Abruzzo, vede la bicicletta viaggiare gratis. Inoltre, come noi stessi abbiamo notato sempre nelle scorse domeniche, chi viaggia in bici sui treni regionali deve fare i conti con gli spazi per il proprio mezzo. Due, al massimo tre, sono gli stalli a disposizione per ogni convoglio, mentre i ciclisti sono sempre di più. Domenica scorsa ben sei ciclisti, ritrovatisi singolarmente a prendere il treno a Casalbordino, si sono visti rifiutare la salita perché erano in “gruppo” e quindi … troppi! Sono saliti sul treno successivo dove ci siamo ritrovati in otto, con le biciclette messe, in modo disagevole per tutti, lungo il corridoio e nella zona prospiciente le porte di ingresso e di uscita”.

La Fiat conclude sollecitando una riflessione organizzativa che abbia “un risvolto quanto più immediato e operativo possibile, per evitare di rimanere indietro rispetto al trend della nuova mobilità che, specie per i nostri territori costieri abruzzesi così fortemente urbanizzati, non è solo dello svago e del divertimento ma è ordinariamente del trasporto quotidiano. Inoltre, prevedendo dei trasporti domenicali finalizzati, offriremmo agli abruzzesi ma anche ai potenziali turisti l’opportunità di venire agevolmente nella nostra regione e di contribuire alla destagionalizzazione del turismo che da più parti viene invocata come strategia intelligente per lo sviluppo del territorio”.

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