“Il nostro intervento è in linea con obiettivi di miglioramento dell’ecosostenibilità dello spazio urbano – afferma l’assessore al Verde e ai Parchi Gianni Santilli – incrementando dunque la presenza “green” come strumento di contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico. L’implementazione della quota di verde nelle città non solo grandi, ma anche medie come Pescara, già da qualche anno, alla luce dei protocolli internazionali, è divenuto un aspetto prioritario e quindi l’amministrazione e il mio assessorato si sono fatti trovare pronti investendo ingenti risorse. Sono quindi molto orgoglioso del lavoro che si sta portando avanti e che conto di consegnare a tutti i cittadini in tempi medi”.
Su tutta la lunghezza di corso Vittorio Emanuele, la prima fase ha previsto la piantumazione di latifoglie e sempreverdi, riservando invece alle “asole” meno grandi la collocazione di arbusti con finalità soprattutto ornamentali.
Il secondo lotto del progetto si basa invece sul cosiddetto verde verticale, vale a dire lo sviluppo e la crescita anche, ma non solo, di piante rampicanti su strutture metalliche, per meglio specificare di cosa si tratta basti pensare a una sorta di pergole che avranno perdipiù l’ulteriore funzione di punto di aggregazione per le persone. Il numero di queste strutture è stato in parte ridotto ma la loro realizzazione è in programma nelle prossime settimane.
“Attualmente stiamo completando le piantumazioni – ha continuato Santilli – collocando 27 esemplari di Ilex Furcata che hanno un preminente valore estetico perché sono mini-piante e potrei dire rappresentano una goccia nel mare. Le voci che di tanto in tanto registro, e che puntano solo a critiche strumentali frutto della mancata conoscenza dei fatti, non tengono conto del progetto nel suo complesso e prendono di mira queste piante di minore dimensione che tali sono solo perché adattabili a piccole aiuole e a piccole buche. Ma su corso Vittorio Emanuele sono state già collocati 115 esemplari di Nissa Sylvatica, 46 esemplari di Ilex Nellie Stevens, 16 ginepri e un centinaio di piante arbustive. Si tratta in gran parte di latifoglie e sempreverdi a foglia persistente che daranno quindi quel valore aggiunto che tutti i pescaresi si aspettano”.