“La nostra Scuola si distingue per essere assolutamente inclusiva e lo si è visto in ogni ambito: da quello educativo a quello sportivo, dalle gite agli spettacoli musicali che hanno visto coinvolti tutti i bambini, ciascuno con le sue peculiarità, cercando sempre di stimolare e valorizzare le capacità di ognuno, senza mai distinzione.
Le Maestre in questi 5 anni hanno guidato i nostri bambini con amore, dedizione e attenzione nei confronti di ognuno e laddove si è verificata da parte di un alunno qualche difficoltà, è stata prestata ancora più attenzione. Mai ci sono state preferenze o discriminazioni, anzi, si è fatto di tutto perché ogni bambino potesse esprimere appieno il proprio potenziale e si integrasse armoniosamente nel gruppo di classe. Il risultato è stata una classe unita, dove agli stessi bambini è stata insegnata in modo naturale la comprensione dei bisogni altrui, la generosità e la collaborazione reciproca.
E’ questo che hanno testimoniato ogni giorno i nostri figli nel racconto delle loro giornate scolastiche ed è questo che abbiamo visto in loro in ogni occasione in cui si sono ritrovati a vivere delle esperienze, anche extrascolastiche, di condivisione di esperienze con i loro compagni di scuola.
Riteniamo sia merito anche delle Maestre se è venuto a crearsi un gruppo così affiatato, dove davvero nessuno è mai stato escluso.
Per quanto riguarda lo svolgimento dei fatti, ci spiace che le Maestre siano state accusate di qualcosa per un’iniziativa che è stata di noi genitori: i tocchi di cartoncino sono stati portati a scuola da noi genitori, come ormai consuetudine in molte scuole italiane per festeggiare la fine dei 5 anni della Scuola Primaria. Forse per la fretta (nostra) un tocco mancava o forse è stato perso dai bambini stessi, ma le Maestre hanno potuto verificare la mancanza di un tocco solo a pochi minuti dall’uscita e riteniamo che in quei frangenti non fosse così facile trovare una soluzione.
Un episodio, una svista, verificatosi gli ultimi minuti dell’ultimo giorno di scuola non può cancellare l’amore e l’attenzione dedicata ad ogni bambino in questi 5 anni di scuola. Ci dispiace tantissimo che un bambino ci sia rimasto male, ma non c’era intenzionalità da parte di alcuno. Poteva essere lui o uno dei nostri bambini: la nostra posizione sarebbe la stessa. Eravamo lì e abbiamo visto che i compagni gli hanno subito prestato il proprio cappello per fare le foto e abbiamo visto il suo sorriso vicino a loro. Questo pensiamo sia il risultato dell’operato delle Maestre che hanno insegnato ai nostri bambini la solidarietà”.