Città Sant’Angelo. Un bambino di due anni è morto annegato nella piscina della villa di famiglia a Città Sant’Angelo.
E’ accaduto ieri sera. I familiari, secondo una prima ricostruzione, non lo trovavano e hanno cominciato a cercarlo. Poco dopo la tragica scoperta. Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi, ma per il piccolo non c’era ormai nulla da fare.
L’incidente è avvenuto attorno alle 20 in una villetta a schiera dove vivono la famiglia del bimbo e i nonni. In quel momento in casa c’erano la mamma e l’altra figlioletta. La donna ha perso di vista il piccolo per qualche minuto e ha subito iniziato a cercarlo. Una volta all’esterno dell’abitazione, lo ha trovato in piscina quando già non c’era più nulla da fare. Sono subito accorsi anche i nonni ed è stato lanciatol’allarme al 118.
Il personale sanitario non ha potuto fare nulla. I carabinieri della Compagnia di Montesilvano si stanno occupando di tutti gli accertamenti del caso, che sono ancora in corso, ma sottolineano che tutto conferma come si sia trattato di una “tragica fatalità”.
Genitori indagati. Indagati, come atto dovuto, i genitori del bambino di due anni morto ieri sera a Città Sant’Angelo dopo essere annegato nella piscina di casa. La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo sulla vicenda. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Titolare del fascicolo è la pm Rosangela Di Stefano. Disposta l’autopsia, che sarà eseguita domani dal medico legale Davide Girolami.
Il cordoglio del sindaco. “Sono distrutto come sindaco, come padre e come angolano. La comunità è fortemente scossa. Oggi o al massimo domani porterò le condoglianze della cittadinanza ai genitori, che sono persone eccezionali ed esemplari”. Lo afferma il primo cittadino di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, a proposito della morte del bimbo di due anni annegato ieri sera nella sua piscina.
“Quando ho saputo dell’accaduto – aggiunge il sindaco – sono rimasto senza parole. Con il padre c’è un’amicizia lunga e duratura. Città Sant’Angelo vive una nuova tragedia, dopo quella della bimba morta in culla meno di un anno fa. Gli angolani sono sconvolti e lo capisco da ciò che leggo sui social e dai messaggi che mi arrivano”.