E’ morto per annegamento il bambino di due anni che lunedì sera era stato trovato privo di vita nella piscina della villetta di famiglia, a Città Sant’Angelo.
A confermare ciò che era chiaro fin dall’inizio è l’autopsia eseguita oggi sul corpo del piccolo dal medico legale Davide Girolami. L’esame autoptico, disposto dal pm Rosangela Di Stefano, è andato avanti per poco più di tre ore. Nel corso dell’autopsia sono stati eseguiti i prelievi di routine per i successivi esami di laboratorio. Il medico legale depositerà la relazione al pm entro 60 giorni.
L’incidente era avvenuto attorno alle 20. In casa c’erano la mamma, il piccolo e la sorellina. La donna si è resa conto di averlo perso di vista per qualche minuto ed ha iniziato a cercarlo. Prima all’interno dell’abitazione, poi in giardino. Lì la tragica scoperta. Sono immediatamente accorsi i nonni, che abitano nella casa accanto, ed è stato lanciato l’allarme, ma per il bimbo non c’era ormai nulla da fare. Degli accertamenti si sono occupati i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano.
La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Iscritti nel registro degli indagati, come atto dovuto, i genitori del bambino. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. La salma è stata restituita ai familiari. I funerali del piccolo si svolgeranno domani, alle ore 15, nella Collegiata di San Michele Arcangelo, a Città Sant’Angelo.