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Cronaca Pescara

Cepagatti, chiuso per sicurezza il ponte sul Nora: “Zona vestina isolata”

Cepagatti. E’ del 12 febbraio l’ordinanza firmata dalla Provincia di Pescara per la chiusura urgente, causa motivi di pubblica sicurezza, del ponte sul fiume Nora, che collega Vallemare a Villareia di Cepagatti.

Il traffico è consentito solo a residenti e a titolari di attività commerciali. Sulla struttura erano in corso dei lavori per contrastare l’erosione dei pali, ma il fenomeno si è aggravato al punto da ordinare la chiusura.

Il provvedimento, però, ricade sulla viabilità dell’intera zona, al punto da far sollevare la polemica da parte del sindaco di Pianella, Sandro Marinelli: “ Dal gennaio 2017 – ricorda – abbiamo subito la totale interdizione al traffico della strada provinciale che collega Pianella a Loreto Aprutino, riaperta da alcuni mesi con un precario senso unico alternato reso possibile dalla fornitura dell’impianto semaforico garantita dal comune di Pianella alla provincia, ed a distanza di oltre due anni non è stato ancora redatto nemmeno il progetto per la soluzione definitiva del problema ed ora la interdizione al traffico del ponte di Villareia, che costituisce collegamento vitale per lo sbocco di tutta l’area Vestina sulla Val Pescara e sull’autostrada per Roma, rischia di mettere definitivamente in ginocchio l’economia dei nostri territori, rendendo proibitive le condizioni di lavoro per molte imprese”.

“Per tale ragione – continua il primo cittadino pianellese – rivolgo un invito al Presidente Antonio Zaffiri affinchè convochi con urgenza un tavolo con i sindaci dei comuni interessati, anche indirettamente, da tali emergenze, al fine di concordare l’utilizzo delle consistenti risorse, per oltre 2 milioni di euro, che alcune settimane fa il Ministro Salvini ha inviato alla provincia di Pescara e finalizzate proprio a superare tali criticità e che, nonostante siano noti i problemi di bilancio, non possono essere integralmente dirottate agli equilibri finanziari, sui quali sarebbe invece auspicabile un’azione tesa a far emergere le responsabilità politiche ed amministrative di chi ha governato nel periodo precedente.”

“Non credo – conclude Marinelli– che sia revocabile in dubbio la natura assolutamente prioritaria ed emergenziale del pronto ripristino delle due arterie, poiché i nostri comuni rischiano il collasso economico e sociale ed ulteriori ritardi sarebbero imperdonabili.”