Le indagini, partite la scorsa estate da una segnalazione di un’associazione animalista della città adriatica, avevano già portato al deferimento di tre persone, in concorso tra loro, per l’uccisione di cani, abuso d’ufficio e falsità ideologica.
Dagli accertamenti effettuati nello stesso canile sanitario e negli uffici della Asl di Pescara sarebbe emersa un’attività di soppressione illecita di cuccioli mediante la somministrazione dei farmaci per l’eutanasia e di ricovero non dovuto di cani.
“All’intero del canile sanitario”, ha detto il comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “sono state scoperte anche false registrazioni di soppressione di animali che invece venivano ospitati irregolarmente”.