Loreto Aprutino. Il 23 gennaio scorso, la quercia monumentale conosciuta come la Quercia delle streghe, è caduta a Loreto Aprutino.
Si tratta dell’albero monumentale più grande della provincia di Pescara, tra le più grandi d’Abruzzo per diametro del fusto, con una circonferenza di 6,40 metri.
“La Quercia delle streghe era nota fin dagli anni ’80”, spiega in una nota Italia Nostra, “documentata nei primi censimenti forestali degli alberi monumentali. Si racconta che avendo il fusto cavo in tempo di guerra vi si nascondevano il grano e altri generi alimentari, a volte anche i partigiani”.
Nota che polemizza contro “il privato che ha la proprietà di un albero monumentale censito in base ai criteri attuativi della L. 10/2013 non può, giustamente, disporne a proprio piacimento ma deve chiedere il permesso al Comune, ai Carabinieri forestali, alla Regione e al Ministero, tuttavia se l’albero ha dei problemi i costi di manutenzione sono completamente a suo carico, previa l’approvazione degli enti preposti alla tutela. La Roverella è stata potata dei suoi rami per una parte della sua circonferenza, lasciando solo un enorme ramo che infine è crollato sulla macchina del proprietario, parcheggiata proprio lì sotto. Otto mesi prima era stata effettata una valutazione specialistica, che appunto ne aveva autorizzato la potatura”.
“Col senno di poi anche un bambino poteva prevedere che il grosso ramo sarebbe crollato dividendo in due il fusto ed anche un ignorante in materia poteva prevedere che il tronco si sarebbe aperto a metà. La Roverella aveva bisogno di un aiuto per la sua Vita e non di essere manomessa da una potatura discutibile per la sicurezza umana”, conclude Italia Nostra.