Bussi sul Tirino. “Una relazione deludente, evasiva e a tratti fuorviante” è netto il giudizio del Forum H2O sulla proposta di relazione finale della Commissione regionale di indagine su Bussi proposta al Consiglio Regionale dal presidente Blasioli.
La scorsa settimana il sodalizio, assieme alla Stazione Ornitologica Abruzzese, ha inviato una memoria a tutti i consiglieri regionali sollevando numerose critiche al documento alla luce di atti e sentenze. “Siamo stati auditi, e di questo ringraziamo ovviamente Blasioli, ma questioni epocali alla fine sono rimaste o ai margini, come quella dei ritardi degli interventi sull’area industriale, o, addirittura, proprio non trattati come le vergognose omissioni del Ministero dell’Ambiente, soggetto responsabile per la gestione del sito. Crediamo che in nessun comune abruzzese, neanche il più piccolo, Montelapiano, i procedimenti amministrativi siano così rarefatti di atti e di durata ultradecennale, in dispregio delle precise cadenze fissate dal D.lgs.152/2006 in materia di bonifica. Il Presidente Blasioli ha invece preferito dedicare ampio spazio a questioni complessivamente marginali, come il caso dei cosiddetti tunnel “segreti” che segreti non sono, oppure quello dell’acquisto delle aree delle 2A e 2B da parte del Comune di Bussi, che peraltro eravamo stati i primi a criticare. Un po’ singolare che davanti a clamorosi ritardi e responsabilità da parte dello Stato e di una multinazionale come Edison ora il principale problema sia diventato un comune, quello di Bussi, di meno di 2.500 abitanti” continua De Sanctis del Forum H2O.
“Nella relazione a nostro avviso vi sono veri e propri strafalcioni, ad esempio quando si paventa l’applicazione delle norme sulle bonifiche dei siti militari che invece attengono esclusivamente alle aree attualmente sottoposte alla gestione delle forze armate. Non ci pare che a Bussi oggi ci siano caserme o campi da tiro dell’esercito. Il tutto sulla base dell’esistenza, 70 anni fa, di impianti per la produzione di armi chimiche, fatto peraltro ampiamente noto e trattati da libri a scala nazionale già 10 anni fa e che invece nella relazione vengono fatti passare quasi come una scoperta. Fuorviante a nostro avviso la ricostruzione del caso dell’appalto per le bonifiche delle discariche 2A e 2B revocato dal Ministero La relazione, invece di inchiodare il Ministero agli errori che abbiamo dimostrato attraverso i documenti, di fatto difende i burocrati romani utilizzando una dichiarazione dell’ARTA parziale che non corrisponde a quella dell’Agenzia che si ritrova negli atti. Fantasioso il passaggio relativo ai ritardi nell’individuazione del responsabile della contaminazione in cui si presenta la provincia di Pescara e il suo ex Presidente Di Marco come un faro del procedimento quando la provincia è stata costretta obtorto collo da una sentenza del TAR a rivedere le sue posizioni visto che all’inizio aveva clamorosamente escluso la possibilità di individuare un responsabile. Senza quella sentenza del 2015, neanche citata nella relazione, oggi Edison non sarebbe individuato come responsabile. Infine per noi è surreale proporre di sostituire la bonifica con una semplice messa in sicurezza in loco per realizzare un museo nelle strutture industriali rimaste a Piano d’Orta, un’ipotesi senza alcun fondamento finanziario e progettuale che neanche la soprintendenza ha sposato dopo valutazioni che per sicurezza e per non lasciare nulla al caso avevamo noi stesso sollecitato. Ora basta, servono le bonifiche e Ministero e Edison devono procedere” conclude il Forum H2O.