A riferirlo sono il Forum H2O e la SOA, che qualche settimana fa con una lettera avevano sollevato perplessità su una precedente interpretazione della Regione in merito alla necessità della VIA e avevano chiesto di valutare il progetto nella sede opportuna, il comitato regionale VIA.
“Devo esprimere la soddisfazione delle due associazioni per la decisione del Comitato VIA che è arrivata dopo un approfondito e articolato dibattito durato un paio di ore”, afferma Augusto De Sanctis, rappresentante delle sigle ambientaliste, che ieri è stato audito dalla commissione, “La stesso servizio rifiuti, che aveva scritto direttamente al ministero, poi aveva chiesto l’intervento del Comitato VIA, competente in materia, sottolineando la complessità e la rilevanza della questione. La mia audizione, per dire, è durata circa mezz’ora e vi sono state domande e interlocuzioni su punti non banali, tutti consci a mio avviso dell’importanza della vicenda sia sotto l’aspetto procedurale che da quello della condizione del sito, che continua a rilasciare pericolosi contaminanti nell’ambiente”.
“A noi pareva evidente, comunque, la non necessità della procedura in quanto non vi sono i presupposti di legge, come poi ha convenuto il Comitato con la sua decisione. Alla fine è stato un bene andare con i cosiddetti “piedi di piombo” ed esaminare approfonditamente la questione per evitare problemi in futuro. Ora la Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente può continuare e chiudersi con l’approvazione del progetto. Auspichiamo che tutto si risolva prima dell’estate per avviare quanto prima i lavori per risanare l’area, a 11 anni dal sequestro operato dalla Forestale guidata dal Dottor Conti”, conclude De Sanctis