“La Commissione d’inchiesta ha effettuato un approfondito sopralluogo, visionando i siti industriali ancora attivi della società Chimica Bussi, le discariche 2A e 2B e le aree limitrofe, la discarica Tre Monti – riferisce il presidente Giovanni Legnini – Il quadro emerso e gli ulteriori elementi di valutazione forniti dall’Arta e dagli altri soggetti istituzionali intervenuti conferma che la situazione è tuttora allarmante. Per un verso appare urgente completare le Misure di Prevenzione e sicurezza per attenuare l’esposizione al rischio dei lavoratori e dei cittadini e l’inquinamento ambientale, anche ripristinando il capping divelto. Per altro verso appare non più procrastinabile l’avvio dei lavori di bonifica, poiché i rischi per la salute e per l’ambiente sono immanenti e attuali e non possono essere sottovalutati.
La notizia positiva è che già la prossima settimana Edison darà attuazione a quanto già aveva proposto al Ministero dell’Ambiente circa il ripristino del capping nelle aree limitrofe alla centrale Turbogas. Inoltre le misure di prevenzione che vengono adottate sotto la sorveglianza di ARTA, ASL e INAIL dalla Società Chimica Bussi appaiono per fortuna adeguate. La Commissione ha deciso di differire ad altra data il sopralluogo nei siti anch’essi gravemente inquinati di Piano d’Orta di Bolognano previsto per oggi, a causa del protrarsi per diverse ore del sopralluogo a Bussi.
La Commissione tornerà a riunirsi giovedì 20 febbraio, con le audizioni del sindaco di Popoli, del Direttore Generale della Giunta Regionale e le associazioni Bussi in Movimento e Bussi ci Riguarda”.