Un passeggero, albanese di 29 anni, dopo pochi minuti dal decollo ha cominciato a dare in escandescenza con urla rabbiose e minacce rivolte ai passeggeri terrorizzati. Poi si è rivolto contro il padre che gli sedeva vicino e ha preso a picchiarlo in volto ripetutamente. Sono intervenuti alcuni passeggeri e il personale di bordo per cercare di calmarlo, ma l’uomo era sempre più agitato.
Vedendo che gli atti violenti contro l’anziano padre e le minacce si ripetevano pericolosamente è intervenuta anche una passeggera seduta vicino, Simona Gori, direttore generale dell’azienda italiana Consulcesi Group, che è riuscita a calmare l’uomo a tratti facendolo parlare dei suoi problemi anche grazie alle tecniche acquisite di coaching e relazioni interpersonali. L’aereo è poi atterrato a Pescara dove l’uomo è stato arrestato e il padre subito portato in ospedale
L’aereo è atterrato in emergenza all’aeroporto di Pescara, dove l’uomo è stato bloccato dalla Polizia di Frontiera, riportato alla calma e affidato al 118, intervenuto, come da protocollo aeroportuale, con l’ambulanza medicalizzata. Il giovane è stato poi trasportato in ospedale, nel reparto di Psichiatria, dove sono in corso tutti gli accertamenti del caso. E’ possibile che venga sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Il padre, che non ha riportato lesioni, lo ha accompagnato in ospedale. Il 29enne non è in stato di arresto: gli agenti della Polizia di Frontiera, diretti da Dino Petitti, agli esiti degli accertamenti sanitari valuteranno se e come procedere nei suoi confronti. L’aereo, il Tirana-Roma Fiumicino della Blue Panorama, è poi ripartito da Pescara ed è atterrato a Fiumicino alle 19.30.
“All’inizio ho avuto un po’ di paura perché quel ragazzo minacciava i passeggeri dicendo di avere una pistola. Era molto agitato, urlava forte, dava pugni in faccia la padre che cercava di fermarlo. Ma ho capito che aveva bisogno di parlare, e lui stesso gridava cercando aiuto alle donne italiane che erano sul volo”, racconta Simona Gori, “Diceva di avere un debito di 40 mila euro e che gli avevano rubato la moglie. Mi sono decisa a intervenire, gli ho chiesto come potevo aiutarlo, l’ho sollecitato a raccontarmi la sua storia”, ricostruisce la manager. “Sono stati minuti concitati, ho cercato di tenere impegnato quel ragazzo, anche per distoglierlo dall’anziano padre che continuava a picchiare. Gli ho offerto dell’acqua, gli ho spiegato che lì quei soldi non li avevo, ma gli ho detto che potevamo parlare di cosa era successo”, dice ancora, “lavoro in un’azienda leader nella formazione, sono abituata a trattare con le persone, in quel momento volevo solo che quel ragazzo diventasse meno aggressivo, che smettesse di infierire sul padre. Ho chiesto al comandante se potevo sedermi vicino a lui per parlare meglio, ma non mi ha dato il permesso. C’era molta tensione tra i passeggeri, tanto spavento quando quell’uomo si è messo a scavalcare i sedili correndo verso il fondo dell’aereo. Alla fine siamo atterrati a Pescara, sono saliti sei poliziotti e l’hanno portato via”. Una brutta avventura, ma per i passeggeri solo tanto spavento.