Bando Enea: ricorso al Tar per l’esclusione di Manoppello dall’esperimento Dtt

La Giunta regionale d’Abruzzo ha approvato la delibera che conferisce all’Avvocatura regionale il mandato di proporre ricorso – avanti al Tar del Lazio – contro la “relazione conclusiva della commissione di valutazione e la graduatoria finale” dell’avviso pubblico Enea per l’individuazione di un sito per l’insediamento dell’esperimento Dtt (Divertor Tokamak Test).

 

La Regione Abruzzo aveva proposto la candidatura dell’interporto di Manoppello, classificato al terzo posto nella graduatoria finale con 208 punti, a fronte dei 213 ottenuti dal sito vincitore di Frascati.

Il ricorso contro il posizionamento della struttura abruzzese è legato al mancato computo del punteggio relativo alla disponibilità in loco di una rete in fibra ottica (presente invece a circa 300 metri dall’interporto), che da solo avrebbe comportato l’attribuzione di 10 punti, sufficienti a ribaltare la graduatoria.

Lo scorso 5 aprile il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, si era già rivolto all’Enea per chiedere un riesame della graduatoria, ottenendo però il diniego dell’agenzia di ricerca che, pur avendo autonomia statutaria, è un ente di diritto pubblico vigilato dal ministero dello Sviluppo economico.

Di qui la decisione di proporre ricorso davanti alla magistratura amministrativa, “in considerazione – ha spiegato D’Alfonso – della evidente rilevanza strategica della candidatura del sito di Manoppello”.

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