Pescara. Un momento carico di commozione quello coinciso questa mattina con l’esposizione al pubblico dei resti della Quarto Savona 15, la Fiat Croma su cui viaggiava la scorta di Giovanni Falcone al momento dell’attentato, contenuti in una teca che resterà visibile in piazza della Rinascita fino alle ore 18.
Alla cerimonia, che rientra nel programma del Premio Borsellino, hanno preso parte il Prefetto Giancarlo Di Vincenzo, la vedova di uno dei poliziotti della scorta di Falcone, Tina Montinaro, il procuratore aggiunto di Pescara, Anna Rita Mantini, l’assessore comunale alla Cultura, Maria Rita Carota, le autorità civili e militari, oltre a numerosi studenti.
La teca è stata scoperta alle ore 10:30 nel corso di una breve cerimonia. “Essere qui questa mattina – ha detto il parroco di Caivano Padre Maurizio Patriciello, che ha benedetto la teca – è per me un’emozione profondissima, i ricordi sono tantissimi. Ciò che è accaduto quel giorno ha segnato tantissimo le vite di tutti noi, la nostra educazione, il nostro impegno civile e religioso. Oggi ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno è tornare alla normalità, che è il nome che io do alla legalità. Noi siamo assetati di normalità, di dignità e di libertà; nessuno deve più calpestare la dignità delle persone”.
“Tutta l’Italia oggi deve riconoscersi in quest’auto accartocciata su se stessa a seguito dell’esplosione di quel 23 maggio 1992 – ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci – perché questo è il simbolo di una nazione che è stata aggredita e attaccata nei suoi uomini migliori che hanno dato la vita per i valori della legalità. Questi resti rappresentano la nostra storia ma anche il nostro futuro di democrazia, di libertà e legalità, che dovrà vedere protagonisti i ragazzi che oggi sono qui ad ascoltare”.