Il tassista, infatti, è uno dei princiipali protagonisti del delicato intervento della Polizia che nella tarda serata di ieri ha portato alla cattura dell’uomo.
Ad annunciarlo è il questore di Pescara, Luigi Liguori, a margine della conferenza stampa in cui sono stati forniti i dettagli dell’operazione, alla presenza del dirigente della squadra Mobile, Gianluca Di Frischia, e del comandante della Polizia stradale di Ancona, Monica Grazioso. L’operazione, oltre a quella di Pescara, ha coinvolto le questure di Fermo, Ancona e Pesaro ed i Compartimenti di Polizia Stradale dell’Abruzzo e delle Marche.
Il 29enne sottoposto a fermo, dopo l’episodio nel locale di Pescara, ha deciso di tornare all’estero, nel paese in cui vive. Per farlo ha pregato un tassista di accompagnarlo, concordando una cifra elevata.
L’attività degli investigatori è stata finalizzata ad intervenire in sicurezza, evitando che il tassista potesse essere preso in ostaggio dall’uomo, ancora armato. Proprio per questo l’operatore è stato contattato telefonicamente più volte dai poliziotti, facendo in modo che il 29enne non ascoltasse le conversazioni. Il tassista, con la scusa di dover fare carburante, è entrato nell’area di servizio indicata dalle forze dell’ordine, cioè quella di Metauro, in provincia di Pesaro Urbino, sulla autostrada A14. Lì il tassista si è subito allontanato dal mezzo e il 29enne è stato neutralizzato rapidamente dai poliziotti.