Pescara, neonato non respira: trasferito a Roma a sole 24 ore di vita

Pescara. E’ stato trasferito nel pomeriggio di ieri a Roma, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, il piccolo Federico (nome di fantasia), dopo sole 24 ore dalla nascita.

Il trasporto è stato effettuato dall’equipe di Roma tramite l’ECMO-ambulanza, che ha prelevato il piccolo dalla Terapia Intensiva Neonatale della Asl di Pescara, dove era assistito dalla nascita.

Il piccolo paziente è nato a Pescara da parto spontaneo ma, subito dopo la nascita, ha iniziato a presentare una grave e progressiva insufficienza respiratoria: per tale motivo è stato ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale. Il quadro clinico, però, è parso da subito molto grave poiché non rispondeva neanche alle più avanzate tecniche di assistenza ventilatoria.

Data la gravità del quadro clinico è stata pertanto allertata l’Equipe dell’ECMO del Bambino Gesù” Nel 2009 il Ministero della Salute ha istituito una rete nazionale per la gestione dell’insufficienza respiratoria grave e dal 2012 il Bambino Gesù è entrato nella Rete diventando l’unico centro pediatrico di riferimento per il Centro e sud Italia, abilitato sia per il trasporto ECMO su gomma che aereo.

La dottoressa Susanna Di Valerio, Direttore dell’U.O.C. di Terapia Intensiva Neonatale di Pescara, spiega che “l’ECMO, o ExtraCorporeal Membrane Oxigenation, è una complessa tecnica di circolazione in cui il sangue viene portato fuori dal corpo perché cuore e polmoni non sono in grado di assolvere alle loro funzioni. Attraverso questa tecnica, si sostituiscono le funzioni di ossigenazione del sangue e di rimozione dell’anidride carbonica. L’ECMO si utilizza quando l’apparato cardiorespiratorio è affetto da gravi problematiche, ma potenzialmente reversibili, che richiedono tempo e terapie per guarire, mantenendo cuore e polmoni a riposo permettendo così il loro recupero funzionale”.

L’equipe, allertata nelle prime ore del mattino di lunedì 28 marzo dalla dottoressa Teresa Topazio e dalla dottoressa Laura Sabatini di turno in Terapia Intensiva Neonatale, si è immediatamente resa disponibile alla presa in carico del piccolo paziente, instaurando un rapporto a distanza con i medici della T.I.N. di Pescara. Questa collaborazione tra medici, infermieri e tecnici dei due nosocomi è stata fondamentale per pianificare il percorso di preparazione e stabilizzazione del piccolo prima dell’arrivo dell’Equipe di Roma, formata dal dottor Gianluigi Perri e dal dottor Gianluca Brancaccio (Cardiochirurghi pediatrici), dal dottor Matteo Di Nardo e dal dottor Giorgio Zampini (Rianimatori pediatrici), tecnici ed infermieri dedicati al percorso.

Una volta giunti a destinazione, è stata allestita una vera e propria sala operatoria in Terapia Intensiva dove sono state effettuate sul bimbo tutte le procedure necessarie per l’avvio dell’ECMO.

Il grande lavoro tra le due equipe non poteva però prescindere dalla comunicazione tempestiva ai genitori, ai quali sono state fornite le informazioni cliniche e le spiegazioni relative all’importanza di un intervento salvavita per il piccolo Federico, scelta coraggiosa ma necessaria. Il piccolo ora è stabile, ma ancora in prognosi riservata.

L’assistenza messa in atto dal Team di Pescara ha garantito al piccolo una maggiore possibilità di sopravvivenza.

 

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