Pescara. Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Pescara, con un massivo spiegamento di forze, hanno dato esecuzione a 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’intera attività investigativa, condotta dal Norm della Compagnia di Pescara, è scaturita dall’accertamento di attività di spaccio nei quartieri Rancitelli e Fontanelle, e successiva individuazione delle posizioni attive nelle attività di approvvigionamento con provenienza del materiale dall’area balcanica e destinazione le famiglie storicamente dedite allo spaccio di stanza a Pescara, Montesilvano e Cappelle sul Tavo. Tra gli arrestati, a Montesilvano, due coniugi, grossisti nel commercio dello stupefacente, cui viene contestate l’aggravante dell’essersi avvalsi nelle illecite attività dell’ausilio di minori.
Un mercato fiorente, con un giro di affari di decine di migliaia di euro, con grossi quantitativi movimentati destinati ad altri spacciatori attivi nelle piazze di Rancitelli e Fontanelle, riferimento assoluto per numerosi assuntori provenienti da varie località della Regione Abruzzo.
A Cappelle sul Tavo, imparentata con la prima, individuata un’altra coppia attiva nello smercio di importanti quantitativi di cocaina ed eroina a vari dettaglianti operanti sul territorio pescarese e aree limitrofe. Le tecniche di occultamento erano le stesse per entrambe le famiglie, cioè l’interramento di grossi quantitativi di stupefacenti in aree di campagna nei pressi delle abitazioni.
I Carabinieri della Sezione Operativa del Norm della Compagnia di Pescara dopo mesi di attività tecniche, pedinamenti ed appostamenti, hanno tracciato una mappa precisa di soggetti dediti allo smercio di stupefacenti, caratterizzati da condotte sistemiche estremamente gravi quali l’impiego di minori, movimentazione di grossi quantitativi di droga che immettevano sul mercato, costante possibilità di reperimento direttamente da fonti di provenienza balcanica, tutto seguito da lauti guadagni.
L’intera attività ha prodotto, in itinere, l’arresto in flagranza di reato di 6 soggetti per detenzione ai fini di spaccio ed il recupero di circa 28 chili tra cocaina, eroina, hascisc e marjuana. Le misure cautelari sono state eseguite a Pescara, Montesilvano, Cappelle sul Tavo, Vasto, Fano e San Benedetto del Tronto.