Pescara. Quattro nodi da sciogliere sul tavolo istituzionale a Roma per contribuire a imprimere un’accelerata al processo di fusione che porterà alla nascita di Nuova
Pescara.
Trasferta nella Capitale, ieri, per il presidente della Commissione Nuova Pescara Claudio Croce, il consigliere Carlo Costantini e il Presidente della Commissione Statuto Nuova Pescara Enzo Fidanza, per un colloquio con il Capo di gabinetto del ministro dell’Economia e Finanze, Giuseppe Chinè e, successivamente, con il direttore generale della Ragioneria dello Stato, Salvatore Bilardo.
In seconda battuta, sempre assieme al senatore Luciano D’Alfonso, incontro in Viminale con il prefetto Claudio Sgaraglia, capo dipartimento degli Affari interni del Ministero dell’interno. A quest’ultimo sono state poste le quattro questioni preliminari da affrontare e risolvere per lo snellimento delle procedure che dovranno condurre alla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
In primo luogo è stata sollecitato un intervento, se necessario anche con una modifica normativa, per consentire ai consiglieri che partecipano ai lavori delle commissioni e dell’assemblea costitutiva di essere giustificati sul posto di lavoro.
Quindi è stata affrontata la necessità di rivedere la struttura dei decreti ministeriali che annualmente trasferiscono risorse statali in favore dei Comuni che si fondono eliminando il tetto dei due milioni annui per 10 anni, previsto per piccoli centri, e riparametrarlo proporzionalmente alla dimensione di Nuova Pescara.
Il terzo punto verteva sulla possibilità di prevedere per i nuovi Comuni nati con legge regionale che ha stabilito di anticipare le attività propedeutiche alla fusione (come avvenuto con la L.R. 26/2018 e per Nuova Pescara ), la possibilità che le erogazioni statali non vengano erogate solo dopo l’istituzione di Nuova Pescara ma anche prima, per sostenere finanziariamente tutte le complesse attività amministrative che i tre Comuni si trovano a dover affrontare.
Quarto e ultimo argomento in discussione, il riconoscimento nell’ambito dell’assegnazione delle risorse del PNRR destinate ai Comuni come “Best Practice” l’esperienza della fusione di Nuova Pescara, al fine di sostenerla anche con i fondi del PNRR.
Tutti gli interlocutori hanno dimostrato interesse e una precisa volontà di agevolare il percorso intrapreso fornendo l’opportuno supporto. “Abbiamo avuto chiara la percezione – così i rappresentanti pescaresi – che a livello nazionale seguono con straordinaria attenzione, interesse e favore quello che sta avvenendo nella nostra comunità: qualcosa di mai realizzato prima in Italia. Torneremo a Roma la settimana prossima per una seconda tornata di incontri con i responsabili del Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie, ormai pienamente consapevoli che la direzione di marcia è quella giusta”.