Vi hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il Sottosegretario alla Presidenza, Umberto D’Annuntiis, l’assessore alle Attività produttive, Daniele D’Amario, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il presidente ARAP, Giuseppe Savini, ed i rappresentanti dell’impresa che realizzerà i lavori.
“Lo sviluppo dei porti di Pescara ed Ortona – ha ricordato Marsilio – erano stati finanziati con i fondi Sviluppo e coesione, il cosiddetto Masterplan, fin dal 2016 ma, tre anni dopo, quando ci siamo insediati ed abbiamo fatto lo stato dell’arte, abbiamo potuto constatare che la progettazione affidata all’ARAP non era neanche partita. Inoltre, ci siamo trovati anche a gestire forti conflittualità all’interno, a livello di vertice. Successivamente, con il nuovo management, abbiamo dovuto modificare i rapporti convenzionali in modo tale da poter fornire ad ARAP le risorse necessarie per iniziare ad operare. Oggi si può dire che ARAP ha vinto la sfida e, se è vero che c’è la consegna del cantiere, vuol dire che ciascuno ha fatto la propria parte”.
In sostanza, la Regione Abruzzo ha individuato Arap come soggetto attuatore del progetto di deviazione del porto canale di Pescara, prima fase di attuazione delle previsioni del piano regolatore portuale di Pescara, concedendo un primo finanziamento di 15 milioni di euro nel 2017 (Masterplan) e un secondo finanziamento nel 2019 di 16 milioni di euro (CIPE), destinato al completamento dei moli guardiani, per il quale il progetto deve acquisire la VIA in sede statale.
Per la terza fase dei lavori sono previsti 22 milioni di euro per realizzare i due nuovi moli guardiani mentre per la quarta fase sono è in via di perfezionamento il finanziamento di circa 21 milioni di euro per completare la deviazione del porto canale.
Questa mattina vengono consegnati i lavori previsti dalla seconda fase che, con un investimento complessivo di 7 milioni 557mila 826 euro, interamente finanziati con i fondi del Masterplan, permetteranno di realizzare il pennello di foce della lunghezza di circa 120 metri lineari e la sopraelevazione della scogliera di radicamento per circa 530 metri lineari.
“Oggi possiamo parlare di una storia a lieto fine di buona amministrazione – ha ripreso Marsilio – che vedrà, già nei prossimi giorni, la posa dei primi massi. Tuttavia, gli ostacoli da rimuovere lungo la strada che ha portato all’affidamento di questa gara non sono stati pochi. Basti pensare che, ad un certo punto, siamo stati persino convocati dal Gabinetto dell’allora ministro Toninelli poiché un comitato, spalleggiato da alcuni parlamentari, sosteneva che il progetto fosse addirittura sbagliato. Alla lunga, il ministro, sia per la robustezza delle argomentazioni tecniche a supporto del progetto sia per l’oggettivo pericolo incombente sul porto in caso di inerzia, si è convinto della validità del progetto ed ha dato un nuovo via libera”.
Il sottosegretario alla Presidenza, Umberto D’Annuntiis, dal canto suo, ha esaltato “l’eccellente sinergia tra Presidente, Giunta, Dipartimento regionale Infrastrutture ed Arap, che ha creato i giusti presupposti dapprima per cercare e poi per trovare risorse importanti beneficio dello sviluppo dei due porti nazionali di Pescara ed Ortona e successivamente ad intercettare ulteriori fondi nazionali senza gravare sul bilancio regionale. Nonostante la precedente governance dell’Autorità di Sistema portuale non abbia supportato la nostra azione – ha rimarcato D’Annutiis – siamo comunque riusciti a far finanziare il porto di Pescara con 21 milioni 500mila euro e quello di Ortona con 20 milioni di euro”.
Anche l’assessore alle Attività produttive, Daniele D’Amario, ha parlato di “giornata importante per Pescara e l’Abruzzo poiché dalle parole si è passati ai fatti e, grazie all’impegno comune di Regione, Arap, Comune di Pescara, assessorati regionali e delle rispettive strutture tecniche, i lavori cominceranno a breve”.
Gli obiettivi previsti in questa fase sono il miglioramento delle condizioni di sicurezza della navigabilità dell’attuale porto canale, la riduzione della diffusione del plume fluviale sulla spiaggia nord di Pescara, l’intercettazione dei sedimenti marini provenienti dal trasporto solido litoraneo prima della loro miscelazione con i sedimenti di cattiva qualità del fiume Pescara.
Le opere sono state affidate alla ditta Nuova Co.Ed.Mar di Chioggia. La fine dei lavori è prevista entro i primi mesi 2023.