“Non c’è più tempo per la cautela – spiega una nota del movimento studentesco – dopo più di un anno passato in questa situazione surreale. La scuola è venuta, ormai, ampiamente meno alle sue funzioni fondamentali poiché aggregazione e socializzazione sono concetti che non le appartengono più da molto tempo”.
“È arrivato il momento – prosegue la nota – che lo studente torni ad essere padrone della propria vita e delle proprie scelte e il solo modo è tramite la furia: questa è l’unica soluzione per riconquistare la giovinezza che stanno cercando di portarci via”.
“Noi che abbiamo avuto il coraggio e l’audacia di respirare – conclude la nota del Blocco Studentesco – in un mondo che ha scelto di tapparsi la bocca, vogliamo essere, siamo e saremo ancora il faro che illumina la via per la nostra generazione: ecco perché infuriarsi non deve essere una scelta momentanea ma una condizione costante. Come il toro che spezza le corde che lo vorrebbero prigioniero, siamo stufi e scalpitiamo, sbuffando fumi di rabbia. Ci vogliono deboli e addomesticati, ci avranno liberi e infuriati”.