Cepagatti. Primo giorno di presidio permanente all’esterno della Riello di Villanova di Cepagatti che la proprietà ha deciso di chiudere, lasciando a casa oltre 70 lavoratori. Dopo la decisione, sindacati sono scesi in campo a difesa delle maestranze.
L’azienda produttrice di caldaie, che fa parte del gruppo Carierr, ha deciso di delocalizzare la produzione negli stabilimenti nel nord Itaiia e in Polonia. “Le multinazionali hanno ormai questa consuetudine di trasferirsi dove e quando vogliono. Naturalmente questo nel caso specifico causa una perdita occupazionale che si aggiunge alle altre precedenti”, afferma Riccardo Nunziato di Uilm Chieti-Pescara -. In Confindustria ci è stato detto dalla proprietà che questa chiusura farà risparmiare alla Carrier-Riello circa il 20% sul costo del lavoro dando così un prezzo ai lavoratori della Riello e alle loro famiglie. Una cosa inaccettabile ma noi siamo determinati a portare a tutti i tavoli più importanti questa vertenza per far cambiare idea all’azienda”.
“Abbiamo già chiesto un incontro da fare in Regione con la speranza che venga raccolta il primo possibile perché sui lavoratori c’è la Spada di Damocle di 75 giorni della procedura di licenziamento che è stata già aperta e quindi dovremo muoverci in tal senso prima della scadenza di questa procedura”, conclude il sindacalista.