Durante il sopralluogo, svolto durante un’altra attività d’indagine, è emerso che l’indagato, come evidenziato dalla documentazione fotografica acquisita e trasmessa all’Autorità Giudiziaria, aveva iniziato a bruciare vecchi pannelli di compensato, scarti e materiali vari di plastica, all’interno di un cortile privato annesso a una precedente falegnameria.
Il denunciato, resosi conto della pericolosità del gesto che stava compiendo, si è prodigato, mediante getti d’acqua, per spegnere le fiamme che potevano espandersi, a causa del vento, anche al vicino terreno boscato, innescando un vero e proprio incendio boschivo.
Il responsabile dell’illecito, punito dal vigente Decreto Ambientale del 2006, ora rischia una condanna alla reclusione da due a cinque anni.
“Dato il perdurare delle condizioni meteorologiche avverse” ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “i Carabinieri Forestali stanno intensificando i servizi di prevenzione contro l’insorgenza degli incendi boschivi”