“Si pota anche contro lo stesso Regolamento del Verde comunale che afferma che per le piante sempreverdi si pota nei periodi di riposo vegetativo (dal 15 luglio in poi – per inciso) e il Pino domestico non va in riposo vegetativo in estate”, afferma un nota delle associazioni, “La dormienza estiva (o riposo vegetativo) è tipica per alberi della macchia mediterranea (esempio Leccio, Corbezzolo) o che resistono alla siccità (esempio Cipresso). Il Pino domestico d’estate perde gli aghi per compensare ed efficientare la sua fotosintesi, ma le potature rischiano di fare collassare l’albero, di stressarlo ulteriormente; poiché non dimentichiamoci che le piante in città soffrono l’ambiente artificiale e andrebbero aiutate, non logorate fino al disseccamento”.
“Oltre alle potature e ai diserbi non si sono mai visti gli operai addetti al verde urbano concimare quel poco di suolo che gli alberi hanno a disposizione, o autobotti per innaffiare gli alberi. A Pescara non si fa manutenzione del verde, l’unica manutenzione è distruggere, ripiantare, distruggere, ripiantare”, conclude la nota.