“Senza nemmeno un passaggio in Consiglio”, afferma Italia Nostra, “torna di attualità una vecchia idea che vorrebbe lo spostamento dal suo sito originario del frammento di mosaico romano rinvenuto 20 anni fa in golena Sud, a ridosso del Bagno Borbonico, in occasione di lavori di scavo”.
“Questa idea è stata oggetto di incontri nei quali abbiamo manifestato la nostra contrarietà”, prosegue l’associazione, “sia per l’oggettivo pericolo di danneggiamento del reperto, sia perché l’operazione è molto criticabile dal punto di vista culturale. Quegli incontri registrarono l’orientamento negativo della Soprintendenza Archeologica, per ragioni analoghe alle nostre e sulla base del fatto che la pratica del distacco per affreschi e mosaici è pressoché abbandonata, salvo casi eccezionali di pericolo imminente che qui non ricorrono, posto che le condizioni millenarie della sua conservazione non sono cambiate”.
“Leggiamo che ora la Soprintendenza ABAP avrebbe espresso parere favorevole; sarebbe doveroso spiegare cosa è cambiato dagli incontri pubblici in cui quell’orientamento fu negativo e comunicato al precedente Assessore al ramo”, aggiunge Italia Nostra, che conclude, “L’attuale decisione, sottratta al confronto pubblico con cittadini ed esponenti della cultura, ci appare come una scorciatoia per mostrare attenzione alla storia con un intervento circoscritto e parziale che rischia di confinare nel dimenticatoio le ricerche e di esporre soltanto un’importante testimonianza resa oggetto insignificante”.