Bimba uccisa dal padre: una pianta di ulivo nel giardino della scuola di Villanova

Cepagatti. Per ricordare la piccola Neyda, la bimba uccisa a Pescara dal padre il 27 aprile scorso, e’ stato piantato nella scuola che frequentava un ulivo.

L’albero simbolo della vita e’ stato messo a dimora nel giardino della scuola della infanzia di Villanova, negli spazi della Istituto Comprensivo di Cepagatti, e a piantarlo e’ stata la mamma della piccola, Ena Pietrangelo, nel corso di una toccante cerimonia organizzata per ricordare la piccola bruciata viva e uccisa in auto dal padre, morto con la figlia nel rogo mentre la madre, che era con loro, riporto’ ustioni gravissime che la ridussero in fin di vita.

Dopo tre mesi di ricovero in ospedale, Ena Pietrangelo e’ tornata da poco a Cepagatti dove e’ stata circondata dall’affetto delle insegnanti della scuola frequentata dalla bambina. “Abbiamo voluto piantare un ulivo, che sara’ un segno perenne della presenza di Neyda tra di noi – hanno spiegato la dirigente Annamaria Piccinni e la coordinatrice, Daniela Di Massimo – Lei e’ sempre con noi, questa e’ la scuola di Neyda, questo e’ il suo giardino, qui ha vissuto felice”.

Vestita completamente di bianco, Ena Pietrangelo, che porta ancora sul viso i segni della tragedia, ha trattenuto a stento le lacrime, chiusa in un silenzio di dolore, sorretta dalla sorella e dalla figlia. Con l’aiuto dei bambini della materna e dei compagni di classe di Neyda, ha piantato il piccolo albero di ulivo assistendo poi al lancio dei palloncini bianchi e all’esposizione nella scuola di un collage di foto della figlia realizzato dalle insegnanti. “Era un bambina molto vivace, sempre in movimento”, ha raccontato commossa una delle maestre della bambina, Monia Pietrangelo, che insieme alla collega, Anna Laura Contessa, ha organizzato la cerimonia. Anche il sindaco, Sirena Rapattoni, ha partecipato alla cerimonia testimoniando la vicinanza della comunita’ di Cepagatti alla famiglia di Ena. “Sei una donna forte – ha detto rivolgendosi alla madre di Neyda – e devi continuare ad esserlo per le tue figlie”.

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