I fatti si riferiscono al periodo tra il 2003 e il mese di dicembre 2007. Nel mirino del pm Valentina D’Agostino un utilizzo improprio delle risorse economiche e strutturali dell’Ato per fini propri. Sul banco dei testimoni del Tribunale collegiale di Pescara sono quindi saliti prima alcuni testi dell’accusa già ascoltati nella precedente udienza e poi, per oltre un’ora, la dirigente della digos Leila Di Giulio, che ha ricostruito la parte delle indagini relativa all’utilizzo dell’auto dell’Ato da parte di D’Ambrosio.
Secondo l’accusa, l’ex presidente dell’Ato avrebbe utilizzato la macchina dell’ente per assolvere ai propri impegni politici a Roma, dove si recava in qualità di parlamentare, con spese a totale carico dell’Ato per cio’ che riguarda benzina, telepass e numerose multe al Codice della Strada. Tra le testimonianze di oggi anche quella del consulente informatico del pm.
Sempre oggi, il collegio ha deciso di incaricare un perito al fine di verificare se uno degli imputati, Sergio Franci, affetto da una grave patologia cronica, puo’ partecipare al processo. La sua posizione è stata stralciata. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di peculato, corruzione, abuso d’ufficio, falsita’ materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsita’ ideologica, distruzione di documenti, truffa ai danni dello Stato e in violazione dell’articolo 97 della Costituzione. Le prossime udienze si terranno il 27 ottobre e il 13 gennaio.