Pezzi di mobilio e rifiuti ingombranti abbandonati sotto i ponti, in mezzo alla vegetazione naturale, a due passi dalla sponda del fiume, rifiuti inerti scaricati lungo metà del percorso, impianti della luce inservibili per il taglio e il furto dei cavi di rame, e, sul lato nord, una lunga baraccopoli, con ruderi costruiti con pezzi di lamiere di eternit a fiancheggiare quelli che sembrano piccoli orti sotto i tralicci dell’alta tensione, per finire con una stalla con i cavalli dentro e il letame lasciato all’aria aperta a rendere pestilenziale l’aria.
Sono le condizioni in cui a oggi versa la pista ciclabile che, partendo dal lungofiume, attraversa tutta la parte ovest della città, sino a concludersi allo svincolo ovest dell’asse attrezzato, in via Raiale, poco dopo aver superato lo stabilimento della Fater.
“Una pista strutturalmente bella, ma oggi, di fatto, invivibile e non frequentabile”, ha commentato il presidente della commissione Mobilità del Comune, Armando Foschi, dopo l’esito della seduta odierna della Commissione in sopralluogo lungo tutta la pista, alla presenza dell’architetto Piergiorgio Pardi e di due agenti della Polizia municipale.
“Dopo il sopralluogo odierno della Commissione, chiameremo attorno a un tavolo i vari uffici per sollecitare interventi di bonifica e di manutenzione straordinaria, per quanto di competenza, per poi valutare le misure da adottare per garantire la reale e concreta fruizione di quella pista”, ha annunciato Foschi.