Per quei fatti, l’8 febbraio del 2005 la Cossetto è stata insignita dal Presidente della Repubblica italiana della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
L’iniziativa “Una Rosa per Norma” – vittima della violenza degli uomini e della guerra – ha preso le mosse dalla mozione proposta all’assemblea civica cittadina dai consiglieri comunali Carota, D’Incecco, Foschi e Salvati e sostenuta dal sindaco Carlo Masci e dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli.
“A Norma Cossetto abbiamo dedicato un giardino – ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci – perché un angolo di natura allontani anche l’idea di cosa l’uomo è stato capace di fare a una donna, e che purtroppo è ancora capace di fare. Norma era innocente da ogni punto di vista: giuridico, morale, fattuale, storico. La sua non è una storia nella quale possono inserirsi a forza i ‘se’ e i ‘ma’. Innocente significa non avere nessuna colpa, tranne quella di essere italiana, di sentirsi tale, e di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato, nell’Istria che tanto amava, terra di confine tra il mondo latino e quello slavo”.
P=resenti, con i loro gonfaloni, le associazioni combattentistiche e d’arma e, quale ospite d’onore, Donatella Bracali, vicepresidente dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
“Mi rattrista il fatto – ha detto nel suo intervento il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli – che non vi sia stata unanimità da parte del Consiglio Comunale riguardo all’iniziativa di intitolare a Norma Cossetto questo spazio verde. Auspico e spero che la popolazione pescarese si dimostri migliore dell’assemblea civica, superando ogni contrapposizione a fronte di una vicenda che non deve essere lasciata in pasto a qualsiasi forma di strumentalizzazione”.
Dopo la benedizione, impartita da Monsignor Francesco Santuccione, è stata scoperta la targa che reca l’intitolazione a Norma Cossetto dei Giardini di Piazza Italia: “A Norma Cossetto, vittima innocente dell’odio e delle brutalità dell’uomo e della guerra”.