È accaduto sabato all’arrivo di un volo proveniente da Malta alle 16.30. Due operatori in servizio di vigilanza aeroportuale durante un’attività di controllo a campione sui passeggeri in arrivo hanno notato qualcosa di anomalo nel titolo di viaggio presentato.
I poliziotti hanno così analizzato più approfonditamente il documento e hanno notato che i dati riportati non corrispondevano alle caratteristiche fisiche del giovane e inoltre, il documento non aveva determinati elementi che ne garantivano la genuinità, come la punzonatura con il laser del numero di passaporto.
Il ragazzo che secondo il documento prodotto risultava beneficiario della protezione sussidiaria e di cittadinanza gambiana, ha esibito anche un permesso di soggiorno coincidente con quanto riportato nel passaporto. Il numero riportato a seguito di controlli presso i terminali, apparteneva ad una cittadina bengalese residente in Sicilia per motivi familiari. Solo successivamente il ragazzo ha ammesso le diverse generalità, specificando di essere del Sudan e di essere nato nel 1990. Dopo la foto segnalatica si è appurato che il 30enne non era mai stato controllato prima in Italia.
Immediato l’arresto per possesso ed uso di documenti falsi utilizzati ai fini dell’espatrio. Ora si trova presso la casa circondariale di Rebibbia di Roma.