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Pescara, patenti speciali e invalidità: “Centinaia di visite in attesa da mesi”

Pescara. “Quello che sta accadendo alla ASL di Pescara con il perdurante stop, che dura ormai da diversi mesi, per quanto riguarda le visite per ottenere l’invalidità, accompagnamento, indennità al lavoro e patenti speciali, con innumerevoli disagi per i numerosi cittadini interessati non è più ammissibile e per questo, se non si dovesse tornare alla situazione di normalità pre Covid 19, sono pronto a rivolgermi alla Procura della Repubblica”.

Così il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta nei pressi della Direzione Generale della ASL, ha spiegato come “voglio chiedere alla ASL come mai, mentre da tempo sono riprese le visite per l’ottenimento dell’accompagnamento per i malati di tumore, e ci mancherebbe altro, d’altro canto però sono rimaste indietro tutte quelle persone che hanno fatto richiesta di invalidità, tutte quelle persone che sono immobilizzate a letto e che aspettano l’ottenimento dell’accompagnamento o persone non autosufficienti che hanno bisogno di pannoloni o di un sostentamento economico”.

“Cumuli di pratiche in giacenza all’interno della ASL di Pescara”, riferisce Pignoli, “Non è più  possibile che centinaia di  persone siano da tempo in attesa per cui, in mancanza di risposte, mi vedrò costretto a presentare un esposto alla Procura di Pescara per interruzione di pubblico servizio perché non è tollerabile che per alcune tipologie di malati si prendano le precauzioni anti Covid e per altri no. Occorre, seppur gradualmente tornare alla normalità e dunque alle nuove visite per persone con gravi patologie, seppur ovviamente nel rispetto delle prescrizioni sanitarie”.

“Ovviamente, prima di rivolgermi alla magistratura scriverò due lettere al neo direttore generale della ASL e al sindaco di Pescara, al vertice del Comitato Ristretto dei sindaci della ASL, affinché si possa porre rimedio ad una situazione che danneggia tanti degenti affinché si prenda contezza della situazione, e mi aspetto che il responsabile del servizio dottor Polidoro si attivi per riportare l’ordinaria amministrazione, con le dovute precauzioni si, ma con un servizio che funzioni perché altrimenti parleremmo di interruzione di pubblico servizio. Mi aspetto risposte immediate e se così non fosse sono pronto ad intraprendere azioni eclatanti per veder riconosciuti i diritti di queste persone”, conclude.