Pescara. E’ stata ridotta a 12 anni e 8 mesi, dalla Corte d’assise d’appello dell’Aquila, la sentenza di condanna a carico di Roberto Mucciante, l’uomo di 54 anni che il 25 aprile del 2018, in via Pian delle Mele a Pescara, uccise con 38 coltellate il vicino di casa Salvatore Russo, perché disturbato da alcuni rumori provenienti dal suo appartamento.
Il gup del tribunale di Pescara lo aveva condannato, in seguito al processo con rito abbreviato, a 16 anni di carcere.
In appello invece è caduta l’aggravante dei futili motivi, che ha comportato una ulteriore riduzione della condanna, dopo lo sconto di un terzo della pena già applicato in primo grado alla luce del ricorso al rito speciale.
Con ogni probabilità, sulla parziale riforma della sentenza, ha inciso la parziale incapacità di intendere e di volere dell’imputato, accertata dal perito nel corso del processo.
La vittima e il suo carnefice vivevano nello stesso palazzo, all’angolo tra via del Circuito e via Pian delle Mele, nella zona dell’ospedale civile. Il giorno del delitto l’omicida incontrò casualmente Russo lungo le scale del garage e dopo un rapido battibecco, per presunti rumori provenienti dall’appartamento del piano di sopra, Mucciante fu colto da un raptus e si accanì su Russo.
Presenti anche alcuni familiari della vittima, che al momento della lettura della sentenza hanno reagito con pianti e urla di disapprovazione.