Sull’aggressione omofoba c’è la massima attenzione da parte dei Carabinieri, che si stanno occupando senza sosta delle indagini. Proprio in quei giorni a Pescara si svolgeva la Pride Week regionale, che si è conclusa sabato, e il ragazzo, attivista per i diritti omosessuali, era tornato a Pescara, dove studia da fuorisede, proprio per partecipare alla manifestazione insieme al compagno pescarese.
Poco dopo la mezzanotte, la coppia ha incrociato un gruppo di sei o sette giovanissimi, tra cui una ragazza: prima gli insulti omofobi, poi dalle offese si è passati ai fatti e il 25enne è stato colpito al volto. Alcuni passanti hanno provato a difendere i due fidanzati e ne è nata una colluttazione. Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati i Carabinieri, ma gli aggressori si erano già dileguati. Il ragazzo ha riportato la rottura della mascella ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni.
I militari della locale Compagnia stanno visionando i filmati delle videocamere di sorveglianza, con l’obiettivo di individuare i responsabili che, stando alle testimonianze, sarebbero del posto – traditi dalla marcata inflessione dialettale – e potrebbero addirittura essere minorenni.
Il sindaco Carlo Masci parla di “un’offesa alla città di Pescara e ai pescaresi, per storia e tradizione accoglienti, aperti e tolleranti verso tutti” e definisce l’epidosio come “inaccettabile e ingiustificabile”. Il primo cittadino auspica che “gli inquirenti identifichino al più presto i componenti del branco di delinquenti che hanno vigliaccamente assalito e picchiato” il giovane.