Sono le 7.15 circa quando al 112 arrivano due chiamate in rapida successione: la prima di un dipendente dell’Eurospin di via Lago di Campotosto che riferisce di una tentata rapina a mano armata perpetrata ai suoi danni da due soggetti a bordo di uno scooter armati di pistola.
I rapinatori, scesi dal ciclomotore si sono diretti verso la vittima che, intuite le loro intenzioni, è riuscito e chiudersi all’interno degli uffici impedendo il compimento della rapina; nella fattispecie uno dei due delinquenti, frustrato dalla circostanza, ha esploso un colpo di pistola, perdendo poi nella fuga il caricatore. La seconda chiamata, arrivata qualche minuto dopo, è quella del direttore dell’Eurospin di via Aldo Moro che, in forte stato di agitazione, riferisce di aver subito una rapina a mano armata da due soggetti a bordo di uno scooter, con il volto travisato da caschi. Due pattuglie arrivano immediatamente sul posto, prendono le prime informazioni e visionano immediatamente le immagini del sistema di videosorveglianza; i militari riconoscono, nonostante il travisamento, i due rapinatori. Iniziano le ricerche: una caccia serrata che porta al fermo, dopo brevissime ricerche dei malviventi all’interno della loro abitazione in via Caduti per Servizio. La coppia viene perquisita e trovata in possesso, oltre che del ciclomotore risultato rubato, dei caschi, delle 2 pistole utilizzate, una rinvenuta in casa e l’altra nascosta in un vaso del pianerottolo superiore del condominio, e della refurtiva, costituita da circa 1.500 euro tra banconote e monete.
I due, gravati da numerosi precedenti per reati inerenti le sostanze stupefacenti, dovranno rispondere anche dei reati di ricettazione dello scooter, esplosione di colpi di arma da fuoco ed evasione in quanto sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I Bonnie e Clyde pescaresi erano stati arrestati il 21 giugno sempre dai militari del NORM di Pescara per droga la notte dell’8 luglio per evasione. Gli arresti erano stati convalidati nella mattinata di ieri e i due erano stati nuovamente risottoposti ai domiciliari, in attesa di processo. La detenzione però stava evidentemente stretta alla coppia in quanto rievasa alle prime ore della mattina per “andare a fare la spesa”.