Infatti, su un terreno di proprietà privata, di circa 120 metri quadrati, erano stati abbandonati diversi rifiuti speciali derivanti da attività di riparazione meccanica, tra cui cabine di furgoni dismesse, quad smontati, materiale ferroso accumulato all’interno di un vecchio cassone di camion appoggiato a terra, sportelli di furgone dismessi, parti e motori di camion e sedili di auto e furgoni smontati, cerchi con pneumatici di auto e furgone, una pedana in legno con vari dischi dei freni arrugginiti, svariati radiatori, serbatoi carburante, giunti di trasmissione, parti in plastica di veicoli e svariate bottiglie di vetro vuote.
I rifiuti sequestrati sono stati affidati in custodia giudiziale allo stesso indagato che, oltre a conservarli, rischia di doverli rimuovere e, nel caso più grave, di essere condannato all’arresto da sei mesi a due anni e al pagamento di un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro se si accerterà la presenza di rifiuti pericolosi.
All’Autorità Giudiziaria competente, oltre agli atti del sequestro effettuato congiuntamente, i Carabinieri di Collecorvino hanno trasmesso anche un apposito fascicolo fotografico realizzato durante il sopralluogo.