Pescara. Lo stop alla Filovia annunciato da Alessandrini preoccupa le segreterie regionali dei sindacati in forza ai dipendenti della Gtm, che scrivono una lettera al sindaco, al Governatore e al prefetto di Pescara annunciando lo stato d’agitazione.
Richiedendo un incontro urgente “per la soluzione delle criticità che impediscono la realizzazione del sistema Tpl”, i segretari di Filt, Faisa, e Ugl Trasporti sottolineano che “che la realizzazione della filovia, a nostro avviso, è di fondamentale importanza non solo per le due città (Pescara e Montesilvano) direttamente interessate, quanto per l’intera area metropolitana la quale necessita di un trasporto pubblico altamente ecologico e di massa in grado di rispondere concretamente sia alle esigenze di mobilità del territorio e sia al problema dell’inquinamento ambientale che rende Pescara la provincia più inquinata d’Abruzzo con livelli inaccettabili al pari delle grandi città metropolitane”.
Ma, tra i vari motivi addotti a sostegno del Filo, i sindacalisti non possono “ignorare o sottovalutare”, scrivono, “le possibili ricadute economiche (e quindi occupazionali) che una tale decisione potrebbero comportare sulla società Gtm Spa – azienda di trasporto regionale nella quale operano oltre 400 addetti compreso l’indotto e che costituisce la stazione appaltante dell’opera”.
“Nell’evidenziare”, conclude la missiva sindacale, “che tali preoccupanti valutazioni sono emerse nel corso di una affollata assemblea di lavoratori della Gtm tenutasi nella giornata di ieri a conclusione della quale ci è stato assegnato il mandato di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale, siamo a chiedere come da oggetto un incontro urgente”.