“Stando al contratto sottoscritto nel 2013, le spese, pari a circa 8-9 milioni di euro, per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia 2015 sono a carico del Comune e del Coni. Non avendo soldi, stiamo lavorando per rivedere la budgettizzazione e comprimere ed eliminare tutte le voci superflue per avere un evento eccezionale, ma con le risorse di cui si potrà disporre”. A dare il verdetto è il stato il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamani, a margine dell’incontro con la delegazione dei Giochi del Mediteraneo 2015 sulla spiaggia, guidata dal presidente del Comitato internazionale Amar Addadì, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, gli assessori di competenza e vertici del Coni.
A rischio, dunque, l’edizione dei Beach Games che previsti a Pescara dal 28 agosto al 6 settembre 2015
Convocato all’Aurum, il vertice ha avuto come oggetto la presentazione del masterplan dei giochi, ma soprattuto a confrontarsi sullo stato dell’organizzazione e sulle risorse per la manifestazione, su cui sia la Regione che il Comune hanno relazionato al presidente Addadì davanti al Comitato e in una riunione ristretta servita a confermare la volontà di realizzarli, ma in economia, limitando i costi all’essenziale.
“Abbiamo appreso solo da poco del contratto ratificato dalla precedente Amministrazione comunale dutante il 2013 – ha chiarito il sindaco Marco Alessandrini, che ha per sé la delega ai Giochi,– che impegna il Comune e il Coni, in solido, a farsi carico delle spese della manifestazione. Da una ricognizione dei costi fatta con il direttore generale del Comitato dei Giochi, Guglielmo Petrosino, siamo venuti a conoscenza che l’entità dei costi si aggira intorno ai 9 milioni di euro che sarebbero a carico di Comune e Coni. La Regione”; ha chiarito quindi il neo-sindaco, “ad oggi non può nulla, per via di una legge regionale approvata il 28 aprile scorso, che non prevede oneri a carico dell’Ente per i giochi in questione”.
E’ toccato, invece, al Governatore Luciano D’Alfonso ufficializzare la situazione al presidente Addadì: “A Pescara ed all’Abruzzo interessano i Gioch del 2015 e, a tal proposito, rivendico il diritto all’ambizione della città di cui sono stato sindaco e della Regione di cui sono presidente”, ha sottolineato il Presidente della Regione, “Tuttavia, c’è bisogno di diligenza che non è altro se non premura di custodire solo ciò che serve per fare bella figura. Ecco perché”, ha aggiunto con cautela D’Alfonso, “prima di fornire garanzie economico-finanziarie, c’è bisogno di numeri in bilancio che, almeno per ora, non ci sono. Pertanto, – ha aggiunto D’Alfonso – va iniziato un lavoro estremamente impegnativo che non può non partire dal coinvolgimento diretto del Parlamento e del Governo italiano”. A tal proposito, il presidente della Giunta regionale ha chiesto al Comitato internazionale dei Giochi di condividere una nota congiunta da inviare al presidente del Consiglio Renzi, al Sottosegretario Del Rio ed al presidente del CONI Malagò’ “perchè anche lo Stato cominci a mettere inchiostro su carta”. Si parla d’urgenza, pertanto, e si parla di budget, che a questo punto si prospetta ridotto all’osso: “Per l’organizzazione dei Giochi”, ha concluso D’Alfonso davanti al Comitato, verificheremo, a stretto giro, quale possa essere l’impegno della Regione Abruzzo ed entro 24 ore presenteremo un piano delle esigenze legittimo e compatibile”.
Di necessità fa virtù il presidente Addadì, che ha confermato la volontà di fare i Giochi a Pescara e si è detto favorevole a fare una revisione dei costi e un’edizione che tenga conto delle difficoltà manifestate. Il Coni, invece, per bocca del presidente Enzo Imbastaro ha confermato il sostegno sottoscritto: “A nome del Coni nazionale che oggi rappresento a questo incontro – ha detto Imbastaro – noi faremo la nostra parte sia mettendo a disposizione la logistica connessa all’evento, sia procedendo insieme al Comune e al Comitato organizzatore perché i Giochi si svolgano”.
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