Pescara: Shining Light, quattro gli indagati per le tangenti sulle fognature

aca sedePescara. Chiuso il primo troncone dell’indagine denominata “Shining Light”, condotta dagli uomini della Squadra Mobile di Pescara e dal Comando Provinciale del Corpo Forestale, che dal gennaio 2012 ha portato all’arresto di 9 persone tra imprenditori e funzionari pubblici accusati a vario titolo di turbativa d’asta e corruzione.

Dopo i patteggiamenti degli imprenditori Claudio e Antonio D’Alessandro, del Vice Sindaco di Cepagatti Leone Cesarino e del Direttore dei lavori della pubblica illuminazione di Cepagatti, Renzo Sergiacomo, a complessivi 6 anni di pena la Procura di Pescara ritiene di avere prove a sufficienza per chiudere le indagini.

Quattro sono le persone indagate: Ezio Di Cristoforo, Presidente dell’Aca Spa, Lorenzo Livello, Direttore Tecnico dell’Aca, William Basciano, Tenente-Colonnello dell’Esercito in servizio a Pescara, e Salvatore Tasso, geometra del comune di Montesilvano.

Le gare turbate all’Aca sono quelle relative alla manutenzione ordinaria della rete fognaria di Pescara degli ultimi quattro anni per un importo complessivo di 1.6 milioni di euro circa. Le tangenti corrisposte a Ezio di Cristoforo, in più tranche, ammontano secondo quando riportartato dal Procuratore Capo Federico De Siervo e dal Sostituto Procuratore Annarita Mantini a circa 50mila euro, con la promessa di ulteriori  48mila euro per l’aggiudicazione dell’appalto per la manutenzione fognaria per l’anno 2013-2014.

Le gare turbate al Comune di Montesilvano sono quelle relative ai lavori di completamento della Scuola di Villa Verrocchio e per i lavori di Via Maresca per un importo complessivo di 900mila euro circa. Le dazioni corrisposte a Salvatore Tasso, rup di entrambe le gare d’appalto, ammontano a 9mila euro, con la promessa di ulteriori dazioni pari a 24mila euro da corrispondere in varie tranche.

Le gare turbate all’Ufficio Infrastrutture dell’Esercito sono inerenti i lavori svolti presso la Caserma Clementi di Ascoli e la caserma Falcinelli di Ancona per un ammontare di circa 400mila euro, per una tangente di 20mila euro corrisposta da Claudio D’Alessandro al Tenente Colonnello William Basciano in varie tranche. Gli inquirenti hanno accertato anche l’assunzione del figlio del Colonnello presso una ditta riconducibile a Claudio D’Alessandro.

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