È questo il bilancio dell’operazione denominata ‘Polmar due’, coordinata dalla Direzione marittima di Pescara tra il 17 e il 30 aprile.
In particolare sono stati effettuati accurati controlli sulla filiera della pesca su tutto il territorio di giurisdizione. Dai controlli in mare alle unità da pesca, alle verifiche nei punti di sbarco, nei mercati ittici e nei centri di distribuzione, con una attenzione particolare alle pescherie ed ai punti di ristorazione, senza escludere nessuna delle fasi della commercializzazione del prodotto ittico, con il fine preminente della tutela del consumatore e della tutela di specie protette.
Di particolare rilievo le operazioni condotte a Giulianova e Vasto che causa il non rispetto della rintracciabilità, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici, hanno portato, rispettivamente, al sequestro di circa 120 chili di prodotto ittico nei confronti di due ristoranti, al deferimento di un ristoratore all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio e al sequestro di una ingente quantità di pescato – circa 450 chili – in evidente cattivo stato di conservazione e quindi assolutamente non idoneo al consumo umano, verificato dalla Guardia Costiera di Vasto, in collaborazione con la locale Asl.
Sanzioni amministrative e penali sono state elevate nei confronti di unità da pesca professionali per utilizzare attrezzature da pesca non consentite dalla vigente normativa ed anche a diportisti sorpresi a navigare a circa 20 miglia dalla costa senza le previste dotazioni di sicurezza.