Pescara. Sono altri 29 gli indagati nella vicenda che ha portato ieri all’arresto di Luigi Panzone, il docente di tecnica bancaria e professionale all’Università d’Annunzio di Pescara e all’obbligo di dimora per Michele D’Alba, l’imprenditore foggiano noto per una cooperativa, le “Tre fiammelle”, che opera nel settore delle pulizie e Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia.
Complessivamente, quindi, gli indagati sono 32, tra i quali però uno è deceduto. Tra gli indagati ci sono diversi professori universitari. Panzone, per l’accusa, avrebbe segnalato D’Alba e Riccardi ai suoi colleghi per consentire loro di superare positivamente e agevolmente alcuni esami: le sue pressioni sarebbero andate a buon fine, tanto che le prove sarebbero state superate senza neppure essere sostenute oppure con uno sforzo davvero minimo. I tre devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, falso ideologico e peculato.
Nel pomeriggio, da fonti investigative si è appreso che gli indagati nella vicenda che ha portato ieri ai domiciliari Luigi Panzone sono in realtà cinque. Uno di questi e’ deceduto. Gli altri quattro sono quindi il prof. Panzone; i due finiti all’obbligo di dimora, Michele D’Alba, 55 anni, imprenditore foggiano, e Angelo Riccardi, 45 anni, sindaco di Manfredonia; Nicola De Marco, 59 anni, di Chieti, docente di inglese alla Facolta’ di Scienze Manageriali dell’Universita’ G. d’Annunzio di Pescara-Chieti. Il numero di 29 indagati inizialmente ipotizzato potrebbe essere stato frutto dell’insieme di persone ascoltate a sommarie informazioni.