Montesilvano, Equitalia mette all’asta la sua casa: continua la protesta dell’ex imprenditore

Montesilvano. Equitalia smentisce, ma lui, S.B., ex imprenditore di Montesilvano, non molla.  Vaavanti  nel suo secondo giorno di protesta, davanti alla sede pescarese di Equitalia, ribadendo la sua disponibilità a donare un rene o una cornea a chi lo aiutera’ a rientrare in possesso della sua casa, che e’ stata messa all’asta “dalle banche e da Equitalia”.

Ieri, appunto, la stessa Equitalia aveva smentito la notizia sostenendo che la societa’ non c’entrava nulla con la vendita della casa dell’uomo e che, anzi, era disposta ad aiutarlo. Ma l’uomo, anche oggi, si e’ posizionato con i suoi cartelli dinanzi agli uffici di via D’Annunzio e annuncia che proseguira’ fino a sabato, per poi spostarsi davanti alla sede della Banca d’Italia, fino ad arrivare a Roma. Fino ad ora, spiega, non ha ricevuto alcuna proposta, se non “le telefonate di tanti giornalisti e inviti a varie trasmissioni”.

L’ex imprenditore, che non ha un lavoro e ha tentato il suicidio, se la prende con le banche e con Equitalia e dice di essere disposto a mostrare a tutti i documenti del Tribunale che lo riguardano.

“Equitalia figura come secondo soggetto, il primo e’ la banca”, a vantare diritti nei suoi confronti. “Equitalia si comporta come gli avvoltoi che aspettano che qualcuno colpisca la preda per poi lanciarcisi sopra. Se avessero voluto fare qualcosa per aiutarmi avrebbero potuto farlo quando sono andato li’ a piangere in ginocchio. Oramai hanno di fronte un paziente in coma che sta morendo, come fanno a tornare indietro? Io mi vergogno di loro, non hanno un’anima. Oggi l’unica soluzione e’ che qualcuno mi aiuti a riprendermi la casa, considerato che il procedimento per l’asta e’ partito”. 

 

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