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Pescara, continuano le lezioni di neuro-marketing all’università d’Annunzio

Pescara. Gli studenti di economia a lezione di neuro marketing: sabato le lezioni alla d’Annunzio con gli specialisti del coaching.

Specialisti del marketing e del coaching a disposizione degli studenti del corso di laurea magistrale in Economia aziendale dell’università di Chieti- Pescara (e non solo). Sabato 14 dicembre, dalle 10 alle 13, nell’aula 16 della facoltà di Pescara, si svolgerà l’incontro sull’intelligenza emotiva nell’ambito del ciclo di appuntamenti sul neuro marketing organizzato dal professor Antonio Farchione. Gli specialisti del coaching sveleranno i segreti utilizzati dalle grandi compagnie e illustreranno come il coaching possano aiutare le aziende a uscire dalla crisi. Relatore di questo terzo incontro sarà Angelo Bonacci (in foto) della Prometeo Coaching che parlerà delle sue esperienze.
“Tantissime aziende, anche in Abruzzo, utilizzano questa metodica”, rivela Bonacci, “come gruppo Prometeo Coaching siamo presenti in molte regioni d’Italia e siamo onorati di esportare dall’Abruzzo la migliore formazione. Questo incontro ci consentirà di portare agli studenti delle esperienze vincenti già realizzate in tutto il Paese”.
“I guru del marketing hanno capito che in un momento di crisi occorre trovare strade nuove per vendere i propri prodotti e cercare di modificare a proprio vantaggio le scelte di acquisto dei consumatori, inducendoli a preferire quel marchio a un altro», dice il professor Antonio Farchione, “Dietro alle strategie dei colossi della vendita sempre più spesso trovano spazio allora le tecniche di neuromarketing”. “Nel marketing tradizionale ci serviamo essenzialmente di sistemi più o meno complessi di raccolta dei dati circa le vendite del prodotto A anziché del prodotto B, con la conseguenza che se veniamo a scoprire che l’uno è più apprezzato dell’altro, ne prendiamo atto, ma non si riesce a dare una spiegazione circa il perché le cose siano andate proprio in quel modo. In secondo luogo sottoponiamo i consumatori a delle domande fuori dai punti vendita, in laboratorio, ecc. nella speranza di colmare proprio quel gap che tanto sta a cuore agli uomini marketing, ovvero conoscere in anticipo quello che i consumatori faranno nell’atto di acquisto. È noto, però, che quello che il consumatore spesso dice di fare, non coincide con quello che lo stesso poi farà realmente”, dice ancora Farchione, particolarmente soddisfatto dell’esito dei due precedenti incontri.
“Nell’ultima lezione”, conclude, “abbiamo dovuto prolungare il tempo a nostra disposizione di quasi sessanta minuti per rispondere a tutte le domande e le curiosità degli studenti. Questo segnale di attenzione ci gratifica anche in vista della tavola rotonda di gennaio su questi temi e degli incontri che abbiamo intenzione di organizzare con il team che ha lavorato con Giacomo Rizzolatti sui neuroni specchio”.