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Cepagatti, case allagate nel quartiere senza fogne: ora il Comune li ‘sfratta’ anche dall’albergo VIDEO-FOTO

Cepagatti. Dalle prese della corrente esce l’acqua, i muri sono fradici dopo essere stati sommersi da un metro e mezzo di fango ma il Comune li “sfratta” dagli alberghi dove li aveva ospitati e vuole farli rientrare in casa. Venti famiglie di Buccieri indignate contro il sindaco Rapattoni: “Vogliamo le perizie sulla sicurezza e la salubrità”. Ma nel nuovo quartiere mancano gli allacci delle fogne.

Lunedì mattina sono serviti i furgoncini della protezione civile per tirarli via da quel quartiere diventato un enorme palude. Succede a Buccieri, frazione di Cepagatti, nella zona delle villette nuove di via Lazio e via Lombardia. Un centinaio di abitazioni costruite nel 2005, tutte in duplex, praticamente un intero quartiere nuovo di zecca che, come purtroppo spesso accade, non è ancora allacciato alla rete fognaria. Il progetto per collegare gli scarichi dei tombini ai collettori principali è stato fatto nel 2012, i lavori sono partiti 4 mesi fa: “Ma sono a un punto morto da quando sono iniziati”. Ce lo dice Antonio Pepe, uno dei tanti che ora si trova a vivere un’odissea.

In tutte le villette il piano inferiore è seminterrato, e tra le piogge incontenibili e le fogne semi-inesitenti, lunedì notte le cucine di 100 case sono finite sotto un metro e mezzo d’acqua, fango e, regalo indesiderato delle fognature, anche feci. L’amministrazione comunale è intervenuta sgomberando queste persone e offrendo, a una ventina di famiglie che non avevano dove andare, rifugio in un albergo della zona: vitto e alloggio pagato. Passato il maltempo, mentre gli abitanti di Buccieri erano impegnati a gettare quintali di mobili, elettrodomestici e viveri, a spalare via dalle proprie case melma di ogni genere, stamani una pattuglia della polizia municipale si è presentata a portare le ordinanze, firmate dal vicesindaco Di Meo e dal responsabile del Servizio sociale Cantò: domattina niente colazione pagata e dalle 9:30 ordine di abbandonare l’albergo Pignatelli, sempre che non si voglia continuare a pagare di tasca propria.

Quelli che su un’apposita pagina Facebook si sono definiti Gli allagati di Buccieri non la mettono tanto sul venale, ma ne fanno una questione di igiene e incolumità. La fotografia della presa di corrente che spruzza acqua parla chiaro, ma

 Antonio Pepe ci tiene a spiegare la problematica: “Sono stati gli stessi elettricisti del Comune a sconsigliarci di usare l’impianto elettrico, siamo senza cucine, caldaie, frigoriferi: come possono ora dirci di rientrare in quelle case dalle quali loro stessi”, dice riferendosi all’amministrazione comunale, “ci hanno fatto uscire?”. “Io ho tre figli”, continua Pepe, “in casa mia hanno galleggiato le feci, i muri sono bagnati, l’aria è insalubre: prima di rientrare pretendiamo che la Asl faccia una perizia che mi assicuri che in quelle case possiamo respirare senza ammalarci”.

Altrettanto viene chiesto quanto a garanzie sulla sicurezza degli impianti elettrici e, oltretutto, viene puntato il dito contro quei cantieri a rilento: “Siamo da 7 anni senza fogne e ci allaghiamo ogni volta che piove, ora è tutto allagato: come fa il sindaco Stefania Rapattoni a dirci di tornare in quelle case in continuo pericolo?”, chiede ancora il signor Pepe. Nell’Hotel Pignatelli sono rimasti ora 5 famiglie di Buccieri, quelle che proprio non hanno dove andare. E domattina si troveranno, con le migliaia di euro di danni subiti che difficilmente permette di pagarsi autonomamente il soggiorno, davanti all’emblematica scelta: opporsi a chi andrà forzosamente a cacciarli o portare mogli e figli a vivere in un rischio grosso quanto una casa?

 

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GUARDA L’ORDINANZA DI CESSATA OSPITALITA’

CHIESTO LO STATO D’EMERGENZA

A conclusione dell’ultimo incontro del Centro Operativo Comunale), il sindaco di Cepagatti Sirena Rapattoni ha riunito ieri sera la Giunta Comunale per deliberare la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza nel territorio comunale a seguito dei violenti nubifragi che si sono riversati sulla città tra il primo e il 2 dicembre.”I danni al patrimonio sono molteplici – spiega il sindaco: frane, crolli, smottamenti e allagamenti hanno creato allarme tra i cittadini e non sono mancate le situazioni di pericolo. Con estremo impegno l’Amministrazione Comunale, grazie anche al prezioso aiuto fornito dalla Protezione Civile, dalla Croce Rossa, dalla Polizia locale e alla buona volontà di alcuni cittadini, ha fatto
fronte ad una vera e propria emergenza, per rispondere alle esigenze di quanti si sono trovati in difficoltà. Adesso auspico – prosegue il sindaco – che la Giunta Regionale e il Presidente del Consiglio dei Ministri facciano la loro parte per riconoscere lo stato di emergenza nel nostro territorio, per  garantire altresì i fondi necessari a procedere alla straordinaria manutenzione del patrimonio pubblico e per assicurare un congruo risarcimento alle famiglie che hanno avuto danni a causa dell’emergenza maltempo”.

 

Daniele Galli