Spoltore. È stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Spoltore il regolamento sulla Tares, la tassa dei rifiuti e dei servizi.
“L’evolversi della normativa nazionale – ha spiegato il sindaco Luciano Di Lorito – ha prodotto una progressiva incertezza su questo punto e anche sul bilancio di previsione, varato nella stessa seduta consiliare. Per rispondere alle esigenze dei cittadini, aiutandoli ad avere un quadro più preciso sui parametri, abbiamo approvato il regolamento per l’applicazione della Tares, composta da una parte fissa e da parte una variabile. Il servizio di raccolta porta a porta, esteso su tutto il territorio di Spoltore solo dal primo marzo 2013, sta portando i risultati sperati con il superamento dei limiti previsti dalla normativa europea. Siamo al 74% di raccolta differenziata e miriamo a diventare un esempio per altri comuni della Regione. I frutti di questo efficiente servizio saranno, però, visibili solo nel 2014 perché il Comune deve al momento coprire i costi del 2012. Ad ogni modo, nel regolamento abbiamo predisposto delle riduzioni e delle agevolazioni per le utenze domestiche e non domestiche”.
Gli aumenti sono determinati dal fatto che nella nuova tassa incidono sia un tributo provinciale del 5% sia una quota fissa di 0,30 euro al metro quadrato che va direttamente allo Stato, oltre alla quota comunale per i servizi dei rifiuti.
La tariffa si applica in misura ridotta del 15% (nella quota fissa e in quella variabile) alle utenze domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni: abitazioni con occupante unico; abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o per un periodo di tempo limitato; abitazioni occupate da soggetti che risiedono o hanno dimora all’estero per più di sei mesi all’anno; fabbricati ad uso abitativo. Per gli utenti che risiedono nelle ‘zone vaste’ del territorio (lontano dal centro urbano, in campagna), in cui si effettua il compostaggio domestico è prevista una riduzione del 30% della quota variabile della tariffa con effetto dal primo gennaio dell’anno successivo a quello di presentazione dell’apposita richiesta. Il 15% di riduzione è previsto, nella sola quota variabile, per le abitazioni con disabili in cui i componenti del nucleo non risultino proprietari di altri immobili e il cui reddito Isee non superi i 10 mila euro e le abitazioni di nuclei familiari con componenti disoccupati o inoccupati, in cassa integrazione o in mobilità e il cui reddito Isee non superi i 7.500 euro.
La riduzione del 20% sulla quota variabile si applica alle utenze non domestiche non stabilmente attive e alle utenze che effettuano il recupero di rifiuti speciali non pericolosi.