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Pescara, gli studenti tornano in piazza: domani la protesta a piazza Salotto

Pescara. Partono le manifestazioni studentesche, domani in piazza gli studenti di 11 scuole del pescarese. Corteo da piazza Salotto al Ponte del Mare contro i tagli all’edilizia scolastica e, nel pomeriggio, presidio davanti allo scheletro della casa dello studente.

Saranno undici le scuole superiori, 9 di Pescara e 2 di Montesilvano, a ritrovarsi domattina in piazza Salotto per la prima, grande protesta studentesca della stagione. Raduno alle 9:30, per rispondere all’appello nazionale della Rete della conoscenza, che in tutta Italia domani griderà contro il congelamento delle risorse per l’istruzione: dal ’95 ad oggi, secondo l’Ocse, mentre in Europa gli investimenti sono saliti con una media del 62%, la scuola italiana non ha ricevuto alcun incenvito economico. Convocazione social, sulla pagina Facebook ideata dal Collettivo Studentesco, la manifestazione sarà animata da flash mob, concertini jazz e danze hip-hop, corollario di un’assemblea a cielo aperto che sfiderà anche la pioggia. Poi un corteo sfilerà verso il Ponte del mare, dove verranno affissi gli striscioni che detteranno gli slogan della protesta.

Tra i più sentiti dagli studenti pescaresi rimane il problemi dell’edilizia scolastica: la riduzione da 700 a 200mila euro dei fondi destinati alla messa in sicurezza del liceo artistico Misticoni-Bellisario è uno dei tanti bocconi amari che non si riesce ad ingoiare: “La somma sottratta servirà a finanziare due chiese nella città, un campo di calcio a Torre de Passeri e altri progetti”, si legge su Facebook, dove gli organizzatori hanno sottolineato le scelte prese dal consiglio provinciale nell’approvazioen del bilancio. I liceali, però, pensano anche al futuro accademico e alle spese che l’università comportano. Quelle che i fuori sede devono sostenere per affittare un appartamento o una stanza, un macigno economico che le istituzioni non riescono ad alleggerire. Simbolo ne è la casa dello studente di via Croce, uno scheletro e nient’altro da oltre dieci anni. Per questo, alle 16,  un ulteriore presidio si radunerà davanti all’opera incompiuta definita “luogo simbolo dell’incuria delle istituzioni nei confronti della nostra situazione di studenti”.

 

Daniele Galli